Genere: Antologia Fantastico.
Editore: Colomo' Editore.
Pagine: 224.
Prezzo: 15.00 euro.
Commento a cura di Matteo Mancini.
Best seller del catalogo Strani Aeoni, nome collettivo del prolifico ed effervescente Gruppo Telegram Lovecaft Italia. Dopo le antologie ispirate dalla narrativa di Howard P. Lovecraft, ultima delle quali in ordine di tempo I Tarocchi Lovecraft (qua la recensione http://giurista81.blogspot.com/2025/04/recensione-narrativa-i-tarocchi.html), le due incentrate su demoni e diavoli (Diabolos e Diavolerie) nonché le apprezzate antologie fantascientifiche (Mercuria: Per Mortem ad Vitam), Strani Aeoni lancia quella che potrebbe diventare l'antologia di maggiore successo commerciale della Colomò Editore. Sold out a Stranimondi 2025 e richiestissima in fiere e manifestazioni incentrate sulla narrativa indipendente, Primordia si qualifica quale prima antologia uscita sul mercato editoriale italiano, preceduta dal solo Dinosauri (qua la recensione http://giurista81.blogspot.com/2011/07/recensione-narrativa-dinosauri-r.html) di Ray Bradbury, dedicata alla narrativa per adulti a tema dinosauri. Il progetto fa capo allo scrittore romagnolo classe 1989 Enrico Nanni, che ha proposto di realizzare un'antologia diversa dalle tradizionali, spostando l'attenzione su quello che è stato fin dall'infanzia uno dei suoi interessi più sentiti. Il progetto ha ottenuto l'approvazione e l'adesione di Paolo Sista e di Mauro Palazzi riscuotendo entusiasmo all'interno dei membri gruppo Telegram Lovecraft Italia, vera e propria tana delle tigri (aperta a chiunque voglia iscriversi) dove, sotto la visione di tutti gli aderenti, si plasmano i racconti da inglobare nei progetti, di volta in volta, completati. Primordia ha così preso piede a inizio 2025, in parallelo al concorrenziale Il Grande Libro dei Kaiju (presto la recensione) a cura di Michele Borgogni e Andrea Berneschi, e ha visto la luce a ottobre 2025 debuttando a Milano nella kermesse principale del fantastico italiano ovvero Strani Mondi. In tale contesto, dove certo non manca l'offerta, la bancarella di Strani Aeoni è stata letteralmente presa da assedio, determinando l'esaurimento di tutte le scorte del volume predisposte per l'evento.
Quindici racconti, oltre una postfazione del curatore Enrico Nanni, per undici autori diversi, con il coinvolgimento di numerose firme note nell'ambito della narrativa indipendente di genere quali Paolo Sista (pubblicazioni, tra gli altri, con Dagon Press), Mauro Palazzi (nome di punta della Colomò Editore), Simone Ardovini (già letto su Dimensione Cosmica), Matteo Mancini (che poi sarei io, con pubblicazioni con Profondo Rosso, Dimensione Cosmica, Astonishing Fantasy Tales, Dagon Press, Homo Scrivens, Edizioni Scudo e Delos), Cesare Buttaboni (recensore, tra gli altri, su Hypnos, Dimensione Cosmica e Zothique), Sergio Natan (il veterano del gruppo, con esperienze risalenti agli anni ottanta), Debora Parisi (uscite con Fanucci e Saga Edizioni), Barbara Guarnieri (Nero Press ed Edizioni Montag) fino all'ospite internazionale Paolo De Bonis (canadese all'oscuro della lingua italiana). Il risultato finale, nel suo complesso, supera ogni più rosea aspettativa. Enrico Nanni, coadiuvato dalle professionali illustrazioni di Antonio De Maria (autore anche della copertina) e da un editing efficace (sebbene vi siano, in qua e là, refusi), riesce nel predisporre un'antologia variegata sia per generi che approcci, con pochissimi cali e qualità superiore alla media dei progetti similari. Il proposito di confezionare un'antologia integralmente dedicata ai dinosauri, in verità, risulta stemperato dalla presenza di tre racconti estranei alle attese di contenuto. Abbiamo infatti un racconto similar bellico di ambientazione futurista e due incentrati sugli uomini delle caverne (oltre un terzo che immagina un passato alternativo in cui dinosauri e uomini hanno convissuto). Il livello generale dei soggetti è omogeneo, fatta eccezione per due intermezzi assai brevi che non mi hanno convinto, oltre un racconto breve virato al romanticismo che si discosta dal registro generale. Al netto di questi sei elaborati, i restanti nove racconti rispettano in pieno i gusti di un acquirente medio attirato dal primo piano del T-Rex della copertina.
Davide Russo con Stampanti di Carne Sintetica confeziona il soggetto più originale del lotto, riportando in auge i dinosauri con gli artifici della realtà virtuale e della produzione di carne sintetica finalizzata al consumo umano. Si colloca su un versante opposto Cesare Buttaboni che omaggia, fin dal titolo, Il Mondo Perduto di Conan Doyle. Il Mondo Perduto degli Insetti ricalca infatti la struttura del celebre racconto della saga Challenger, modificandone il finale. Dominano adventure e un pulp da riviste di inizio novecento per un racconto che non potrà che trovare gli apprezzamenti degli appassionati del cinema bis. Sulla stessa lunghezza d'onda, sebbene meno articolati da un punto di vista strutturale (i soggetti sono abbozzati), i contributi del canadese De Bonis, già autore di fan fiction dedicate a Jurassic Park. De Bonis spinge sull'azione e sui ritmi indiavolati, tra attacchi di pterodattili, T-Rex (Trepasser, Beware) e Deinonychus (Prede). Preferibile Trepasser, Beware con una prima parte magistrale (molto Richard Matheson) all'interno di un aereo sotto attacco dei “mostri volanti”. A metà strada tra innovazione e tradizione si muove Matteo Mancini, col suo L'Isola delle Lucertole. Qui si cerca una prospettiva bizzarra, che mischi l'adventure (attacchi di plesiosauri, T-Rex, Raptor, ma anche pterodattili e uomini delle caverne) alla scrittura automatica di valenza medianica, così da giungere a immaginare un aldilà popolato da tutte le creature che hanno calcato la Terra, dinosauri in prima battuta (un'ottica poi non troppo lontana dalla serie The Lost Level di Brian Keene). Cover up e debunking al centro del racconto storico del curatore Enrico Nanni (L'Isola), per una storia che si dipana su un arco temporale prossimo al secolo mostrando, quale sottotraccia, il progressivo deterioramento della società umana. Nanni si prende i giusti tempi, stillando l'entrata in scena dei dinosauri (i Dimetrodon) ma, al tempo stesso, rendendone persistente la percezione fino all'attacco finale. Il racconto beneficia di uno stile estremamente professionale che sviluppa un soggetto innescato dall'ìdea alla base del Mondo Perduto di Doyle: la sopravvivenza, su un'isola della Somalia, di una specie di animali sconosciuti. Piace la degradazione sociale che dallo studio delle creature caldeggiato da Mussolini, passando per la visione imprenditoriale di Berlusoni e il proposito dei cinesi di realizzare un parco, arriva al mockumentary degli scemi di turno in cerca di visualizzazioni sui social.
Si retroagisce al basso medioevo (poco dopo, in verità) con l'eccelso (il mio preferito) Flos Mali Anno Domini di Mauro Palazzi, che guarda al Valerio Evangelisti di Picatrix (http://giurista81.blogspot.com/2010/08/recensione-narrativa-picatrix-la-scala.html) in un connubio tra superstizione, riti religiosi, interpretazioni demoniache, sparizioni di bambini e scempi di animali. Un'indagine avviata direttamente dall'Alto Clero porta alla scoperta di uno stormo di pterodattili che tiene sotto assedio un villaggio montano. Grande senso dello spettacolo, con il limite di una semplificazione della problematica (specie se si considera che si sta parlando di una zona martoriata da cento anni di attacchi) per effetto di un esito finale fin troppo semplice. Epilogo cinematografico.
Crepuscolari e disperati i contributi di Simone Ardovini e di Debora Parisi, che propongono migrazioni (di uomini il primo, di dinosauri la seconda) in vista di una salvezza che non darà segno di sé a causa di un'epoca sull'orlo dell'estinzione dei dinosauri a beneficio delle nuove creature (umani in prima battuta). Elegante e stilisticamente maturo l'elaborato di Ardovini (Foresta di Nulla) che ha il limite di un epilogo troppo prevedibile (in parte metaforico, con umani feroci tanto quanto i dinosauri), mentre convince meno (per stile) Vennero dalla Terra di Debora Parisi che opta per un taglio volutamente fanciullesco (finale comunque notevole), in un'ottica di umanizzazione degli istinti dei dinosauri (pensano, ricordano il passato, fanno deduzioni, comunicano tra loro), in parte mitigato dalla tragicità della situazione narrata (estinzione dei dinosauri) e dall'irruzione di creature mitologiche quali i draghi sputafuoco (omaggi alla pellicola Il Regno del Fuoco) fino alla metafora finale del passaggio di consegne in vista della nuova specie dominante: l'uomo.
Al fianco di questi nove racconti, tutti perfettamente intonati alla tematica e tutti meritevoli di interesse, figurano tre ulteriori ottimi contributi che, tuttavia, rischiano di lasciare un po' interdetti gli “acquirenti tipo” dell'antologia. Paolo Sista con Erodi – Eradica – Everti propone il testo meno narrativo del lotto, seppur ricco di interessati riflessioni sulla guerra e sull'istinto omicida del soldato tipo, incentrandosi sui processi psicologici della battaglia e sulle politiche espansive degli stati dominanti. Il taglio è fantascientifico, calibrato sullo sviluppo di uno studio finalizzato a creare un processo di mimetismo animale agevolato dall'ibridazione della razza umana con il DNA dei camaleonti preistorici (qualcosa del genere vi è nel B-Movie Il Migliore Amico dell'Uomo). Un eccellente spunto, perfetto per una raccolta di war stories, che privilegia tuttavia i contenuti concettuali all'azione e alla narrazione vera e propria.
Evocativi e non troppo
diversi tra loro i contenuti proposti da Sergio Natan e da Barbara
Guarnieri. Ci spostiamo agli albori della civiltà umana, con le
prime tribù degli uomini delle caverne alle prese con lo
straordinario. L'Ombra
delle Stelle di Natan
(notevoli alcuni passaggi scenografici) propone una profezia
destinata a compiersi in modo tragico, tra oggetti piovuti dallo
spazio e strane apparizioni. La Guarnieri, con Origine,
rispolvera la dicotomia tra caos e ordine, yin e yang, in una
continua lotta che ricorda i processi generativi idealizzati da
Empedocle e qua rappresentati da una creatura extradimensionale
proveniente da un multiverso alieno. Interessanti passaggi visionari di valenza, anche qua, profetica.
Di minore spessore i restanti contributi. Gioca sul romanticismo Archaeopteryx di Enrico Nanni, che propone dinosauri immaginari in un'ottica di evasione dalla realtà intrisa di toni melanconici e sognanti (sarebbe piaciuto a Ray Bradbury), tra rimpianti e poetica. Meno incisivi il sarcastico Qualcuno di più Grande di Mauro Palazzi (rapporta al mondo attuale quello preistorico con battute e giochi di parole che stonano nel contesto generale dell'antologia) e Diario di un Microraptor di Davide Russo (una doppia caccia narrata dal punto di vista di un dinosauro psicologicamente umanizzato).
In conclusione,
Primordia è
un'antologia di cui sono assai felice di fare parte (tra quelle in cui sono inserito, è tra le mie preferite). Perfetta
per essere regalata a chi ama racconti o film sui dinosauri.
Storie ben amalgamate tra loro, con rari cali di qualità e contenuti
diversificati (non era affatto scontato). Un plauso speciale va dunque all'ideatore Enrico Nanni. Gli autori riescono
a non poggiarsi troppo sugli stereotipi del genere
(assenti, a esempio, i viaggi nel tempo su cui si fondavano romanzi cardinali, per il genere,
quali Mastodonia di
Clifford Simak, Superbestia di
David Gerrold e il racconto Sound of Thunder
di Ray Bradbury) non
abbandonando del tutto,
al contempo, quei
contenuti (attacchi
di dinosauri, isole o promontori incontaminati alla Skull Island, ibridazioni genetiche) che
un lettore medio si attende di trovare in un'antologia del
genere. Imperdibile,
lo dico con sincerità, per
tutti gli appassionati del genere.
Non esiste in Italia, Il Grande Libro dei Kaiju a
parte (che possiedo ma non ho ancora letto), un volume del genere.
Avrà un seguito e, ne sono certo, si lascerà ricordare tra i
maggiori successi firmati Strani Aeoni. Sostenete la piccola editoria
indipendente, ne vedrete delle belle. Ah, the last but not the least, segnatevi il nome Antonio De Maria, valore aggiunto del progetto in veste di illustratore (ogni racconto è omaggiato dall'illustrazione della bestia di volta in volta trattata). Presto novità... non si bada a spese...



Nessun commento:
Posta un commento