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sabato 28 agosto 2010

Recensione narrativa: Vedremo Domani (AA. VV.)




Autore: AA.VV.
Anno di uscita: 1970
Casa editrice: Urania - Mondadori
Pagine: 142
Commento
Antologia curata dai direttori del periodico Urania e uscita in edicola nel lontanissimo 1970.Al lettore vengono proposte sette storie che portano la firma di tre autori di prestigio (Dick, Leiber e Reed) e altre quattro di autori di “seconda fascia” (se mi concedete la definizione).Nel complesso si tratta di un’opera che per taluni versi risente dell’epoca in cui sono stati scritti i racconti (periodo della guerra fredda), ma per altri si dimostra molto avveniristica e capace di anticipare temi che solo di recente, a esempio, sono stati sfruttati da film di grande successo come “Matrix” o “The Cube”.
Neanche a farlo a posta, i tre racconti più qualitativi (ad avviso di questo recensore) sono quelli proposti dai tre autori di maggior prestigio. Tra di essi Philip K. Dick, con “Le Formiche Elettriche”, offre al lettore – come suo solito - un autentico gioiello narrativo. Protagonista della vicenda è un robot organico (sullo stile del primo “Terminator” per fare paragoni cinematografici) che scopre di non essere un umano. Tale circostanza lo induce a interrogarsi sul proprio stato di autodeterminazione e sulla realtà soggettiva e oggettiva che lo circonda. Reso paranoico da tutti questi ragionamenti, il robot giungerà a scoprire che la realtà che ha attorno non è affatto tale ma è il risultato di congegni elettronici montati su di un nastro che scorre nella sua testa. La conoscenza di ciò porta alla morte del modello, ma anche delle persone – che tali non erano – che gli stavano intorno. Gli amanti di cinema potranno ravvisare in questa opera molti punti in comune con perle come “Matrix”, “Blade Runner” (non a caso nato dalla penna di P.K.Dick) e “Nirvana”.
Geniale (per come da un’idea si estragga un racconto metaforico) e tutt’altro che votato al mero intrattenimento è “La Bomba ai giovani” di Kit Reed. Qui ci troviamo catapultati in un futuro post-atomico dove gli Stati Uniti sono divisi in città dominate da bande di giovani teppisti che si suicidano o vanno incontro a morte eroica prima di compiere i venti anni (tema ripreso da King con “I figli del grano”). Chi non entra nelle bande (un c.d. matusa) è costretto a vivere una vita di duro lavoro e a invecchiare al servizio dei giovani. La chiave però per riequilibrare gli istinti bellici dei giovani e permettere ai matusa di riacquistare prestigio sociale è l’introduzione della bomba atomica. La paura dell’esplosione dell’ordigno, infatti, voluto da ogni banda, porta a rendere meno baldanzosi i giovani e a dare spazio ai saggi. Evidenti i riferimenti al periodo storico dell’epoca (cioè la guerra fredda e alla politica utilizzata per evitare che scoppiasse la terza guerra mondiale).
Di pregevolissima fattura è “Problema di Esame” (“Black Corridor”) di Fritz Leiber, anzi posso aggiungere che tra i racconti che ho letto dell’autore questo è uno dei suoi migliori. Qui siamo alle prese con un testo che mira a creare un’angoscia onirica e a immedesimare il lettore nel protagonista della vicenda. Abbiamo, infatti, un uomo intrappolato all’interno di uno stretto corridoio in cui due porte laterali sono le uniche vie di fuga da una parete mobile che avanza, restringendo sempre di più il corridoio. Sulle porte è presente un’etichetta che indica la natura del pericolo che si celerà oltre la porta. La scelta è fondamentale perché ne va della vita dell’intrappolato. A ogni porta aperta, il disperato si ritroverà in un nuovo corridoio al cospetto di una nuova scelta da fare fino al finale. Possiamo quindi sostenere che con “Black Corridor” Leiber ha gettato il seme da cui sarebbe poi nato “The Cube”.
Meno brillanti gli altri quattro racconti con comunque due storie abbondantemente sopra la sufficienza. Mi riferisco al bizzarrissimo e originale “Bruco Express” di Robert E. Margroff e a “Città Madre” di Ray Banks.
Nel primo racconto ci troviamo in un futuro in cui la terra è contaminata dalle radiazioni della quinta guerra mondiale. In tale contesto, gli uomini si trovano costretti a utilizzare come mezzi di locomozione degli immensi bruchi venusiani operati chirurgicamente e dotati di una corazza refrattaria alle radiazioni. Delle microscopiche creature dalla forma di scarafaggio, però, iniziano a sabotare i bruchi. Due rappresentanti delle forze governative cercano di risolvere l’imprevisto.
Meno originale, ma di sicuro valore, è la seconda storia. Qui voliamo in una città di un pianeta alieno da cui un umano, dopo aver acquisito la cittadinanza, cerca di organizzare il viaggio di ritorno sulla stazione di Saturno per riferire le scoperte sociali dallo stesso effettuate. L’uomo, però, viene boicottato dai politici e dagli amici terrestri presenti sul pianeta, perché mai nessuno si è allontanato dalla città e ciò è un vanto per la stessa in quanto sponsorizzata come la città perfetta. In realtà non sono i politici a controllare i cittadini, ma un elaboratore totalitario che prevede i pensieri degli uomini e interviene per assecondare i loro piaceri, se ritenuti meritevoli di tutela, oppure per sopprimerli e rinchiudere i disgraziati in delle specie di manicomi. Il protagonista riuscirà a decollare, contro il volere anche dei militari, solo dopo esser riuscito a convincere l’elaboratore centrale. Ancora una volta, quindi, il contesto sociale degli anni ’70 (denso di regimi totalitari) funge da scintilla per la nascita di un racconto intelligente.
Piuttosto lento, ma con idee interessanti, è “Roboscuola” di E.G. Von Wald che vede al centro della vicenda una scuola dove gli studenti vengono abituati ad agire come macchine prive di sentimenti. L’educazione impartita è talmente dura e opprimente che una volta liberati dalla loro prigionia gli studenti non saranno più in grado di agire autonomamente, ma si comporteranno come schiavi. In definitiva un altro racconto strettamente legato all’epoca in cui è stato redatto, ma mai quanto “Problema ospedaliero” di Tom Purdom. Purdom propone una spy-story (decisamente superata dall’evoluzione storica) che coinvolge scienziati sovietici contrapposti a quelli statunitensi, in una corsa di intelligence per evitare che la guerra fredda diventi guerra a tutti gli effetti.
Tutto sommato, “Vedremo Domani” pur proponendo alcuni racconti “poco futuribili” (se letti con l’ottica dei giorni nostri) è un’antologia piacevole che ha il pregio di raccogliere più di un racconto di ottima fattura capace di imprimersi nella mente del lettore. Consigliato. Voto: 7

sabato 21 agosto 2010

Recensione narrativa: NERO TROPICALE (Gordiano Lupi)



Autore: Gordiano Lupi

Anno di prima pubblicazione: 2003

Editore: Il Foglio Edizioni

Pagine: 255


Pubblicato per la prima volta nel 2003 dal “Terzo Millennio Editore” e riproposta, nei mesi scorsi, da “Il Foglio Editore”, “Nero Tropicale” è una delle primissime antologie firmate Gordiano Lupi. Composta da quattro racconti più un romanzo breve, l’opera avrà un suo seguito con l’antologia “Orrori Tropicali”. A differenza di questa seconda antologia però, nella fattispecie abbiamo un lotto di testi qualitativamente più omogenei e tutti ambientati a Cuba. In molti casi a farla da padrone sono le pratiche esoteriche del posto (si assiste a possessioni diaboliche, riti di Santeria, spiriti assassini e leggende popolari) che, spesso (ma non sempre), stanno alla base delle catene dei delitti.Penso di poter dire che “Nero Tropicale” sia l’antologia più cruenta di Lupi. In molti racconti emerge nettamente l’amore per l’horror e Lupi non tira indietro il braccio dopo aver scagliato il sasso, con descrizioni minuziose di mutilazioni e violenze di ogni tipo (sessuali comprese). L’autore però non si limita a questo, dietro a storie che oscillano tra l’horror puro e il noir, pittura – come suo solito – un contesto socio-politico con personaggi che vengono trasformati in assassini dalla povertà o che comunque bramano di conquistare una libertà che nel loro paese – che comunque amano – si rivela essere una chimera irrealizzabile.
Assai qualitativo, anche se (al sottoscritto) da un po’ l’idea di esser stato eccessivamente ampliato con episodi che tendono a ripetersi (vedi l’interminabile catena di omicidi che si susseguono spesso con le stesse modalità o il protagonista che tutte le volte ci tiene a precisare che ha fatto l’amore con la propria ragazza), è il romanzo “Nella coda del caimano”. In circa 200 pagine, Lupi parla degli amori di un ragazzo di una piccola località che sorge sulla punta estrema di Cuba - lato Haiti - sulle sponde di un fiume. Gli amori di cui parla Lupi sono amori messi a dura prova dal contesto socio-politico, ma anche da un spirito malvagio che dimora all’interno del fiume a protezione di un tesoro d’oro di cui in pochissimi sono a conoscenza. Molti sono coloro che perderanno la vita, per effetto delle lame fantasma dello spirito, ma anche di un serial killer eremita che si nasconde nella foresta tropicale e che sarà arrestato dai reduci della guerra di Angola.A tratti malinconico e romantico, il romanzo prende le mosse come un racconto horror e poi evolve sempre più verso l’avventura, con un epilogo apparentemente felice ma che in realtà, sotto la mia chiave di lettura, appare doppiamente triste, perché gli amori del ragazzo si riveleranno in entrambi i casi (compreso l’amore della ragazza che si preoccupa dei budget economici) chimere soffocate dalle regole del contesto sociale.
Di grande spessore e, giustamente ampliato con il romanzo “Una terribile eredità” (di cui si consiglia caldamente la lettura), è “Il Sapore della carne”. Si tratta di una storia drammatica che narra le vicende di un reduce della guerra di Angola che soffre di quello che si potrebbe definire un disturbo post-traumatico da stress. L’ex militare infatti è ossessionato da un tarlo, alimentato dai terribili ricordi di guerra, che lo spinge a commettere atroci delitti. Niente riesce a fermare la fame di sangue dell’assassino, neppure l’amore di un figlio. Ancora una volta, dietro al mostro, si nasconde la mano di un regime totalitario, ma anche, più a 360 gradi, la follia della guerra.
Molto bello e con un epilogo da maestro dell’orrore è “La vecchia ceiba”. Qui siamo alle prese con un albero (la ceiba, appunto) che cela dentro di sé un mistero esoterico: pare raccogliere all’interno del proprio fusto le anime dei morti. Chi cerca di abbatterlo o di sradicarlo va incontro a un triste destino, così come accadrà a un gruppo di zingari molestatori di una ragazza del posto protetta dallo spirito della ceiba. Gli uomini, infatti, finiscono sbranati da una belva che pare tutto tranne che un comune animale. Il racconto è strutturato sullo stile che Lupi riproporrà per “Il mistero di Encrucijada” (inserito in “Orrori tropicali”), con particolare caratterizzazione degli amori di una giovane protagonista e il ricordo di vecchi racconti narrati sottoforma di favole nere che si rivelano poi tristi realtà.
A mio avviso, i restanti due racconti sono meno qualitativi dei tre esaminati. “Sangue tropicale”, che è il testo di apertura, propone una catena di delitti perpetrati da un italiano trapiantato a Cuba; non si tratta però di semplici stupri che finiscono con la morte della donna di turno, ma di atti propiziati da uno spirito maligno da cui l’uomo, suo malgrado, è posseduto a seguito di una fattura lanciatagli da una vecchia compagna respinta. Il soggetto è senz’altro affascinante, tuttavia il taglio drammatico che assume la vicenda pare, ad avviso di questo recensore, non sviluppare appieno le potenzialità come invece avrebbe garantito un taglio giallo. Il lettore non viene sfidato a scoprire chi sia l’assassino, ma tutto ruota sul motivo per cui questo uccide e sui riti esoterici caratteristici di Cuba.
Parto di sangue”, invece, è il racconto che chiude la raccolta e propone una storia all’insegna dello splatter con un epilogo terribile e folle, ma prevedibile. Ancora una volta, la povertà e il senso di disadattamento sociale contribuiscono a creare mostri.
Nel complesso dunque un’antologia di livello che merita senz’altro una lettura, specie per chi non conosce l’humus della vera Cuba. Voto: 7

mercoledì 18 agosto 2010

Produzione Narrativa anno 2008

Il 2008 è l’anno in cui, mediamente, ho steso i miei migliori racconti. Ciò è attribuibile per un verso alla maggiore esperienza acquisita e per l’altro a una buona quantità di tempo libero che nel 2009 e nella prima parte del 2010 non ho avuto a disposizione causa impegni di lavoro e concorsi pubblici.
18. Il Mare delle Tenebre
Genere: Fantastico/Horror/Filosofico
Tema: Aldilà
Questo è, a mio avviso, il mio miglior racconto in assoluto (impressione che mi è stata confermata anche da vari amici che hanno letto il testo, a parte qualcuno che continua a dirmi che me la cavo meglio col giallo). Il soggetto ha avuto una lunghissima gestazione che è passata prima dalla stesura di una sceneggiatura ed è poi diventata racconto. Ricordo che scrissi questo racconto nelle vacanze natalizie dopo aver sostenuto lo scritto dell’esame di avvocato. L’elaborato finale fu selezionato tra i 12 racconti finalisti della selezione Archetipi (Edizioni XII), ma non riuscì a classificarsi nei primi tre posti e per questo non venne selezionato per l’antologia organizzata dall’editore.Vista la lunghezza non l’ho più presentato in nessun altro concorso, ma l’ho inserito in una brevissima antologia tutta mia che è uscita nel maggio del corrente anno e che si intitola “La Lunga Ascesa dal Mare delle Tenebre”.
Il link dell’antologia:http://www.libreriauniversitaria.it/lunga-ascesa-mare-tenebre-mancini/libro/9788896961049
19. Le Diable
Genere: Giallo Classico
Tema: Pedofilia
Sull’entusiasmo de “Il Mare delle Tenebre”, stesi anche questo giallo che probabilmente è il mio miglior prodotto nel genere. E’ una storia molto cupa, senza protagonisti positivi, che ruota attorno all’omicidio di una bambina il cui cadavere viene ritrovato in una palude grazie all’intervento di una medium. Un poliziotto corrotto con un cancro ai polmoni conduce le indagini. Non mancano passaggi metaforici.Il testo è abbastanza lungo tanto che lo iscrissi, dopo svariati mesi in cui rimase sepolto nel mio solito cassetto, al difficile concorso “Esperienze in giallo” del 2009. Non fu selezionato e da allora lo tengo fermo, in attesa di pubblicare un’antologia “giallo-nera” tutta mia in cui inserirlo come fiore all’occhiello.
20. Rien ne va plus, les jeux sont fait (aka Il Giocatore d’azzardo).
Genere: Thriller onirico
Tema: Gioco d’azzardo
Giallo molto bizzarro e onirico, ricco di visioni psichedeliche. Personalmente, amo molto questo testo tanto da considerarlo tra i miei elaborati più riusciti. Purtroppo, come capita spesso quando ho queste impressioni, non ha avuto fortuna nei due concorsi in cui l’ho presentato (un mi pare che fosse il Trifolium edizione 2009).Il soggetto vede come protagonista un derelitto che ha perso ogni cosa al gioco, inseguito da un personaggio immaginario che lo sfida in un’ultima scommessa, tra i vicoli di una città abbandonata.È ancora inedito.
21. Maledetta P.
Genere: Thriller
Tema: ambientazione western
Racconto bizzarro che miscela giallo, western ed erotismo. Scritto dalla prima all’ultima riga con uno stile ambiguo (penso di esserci riuscito sufficientemente bene), lo realizzai per un’iniziativa organizzata dall’Edizione XII dedicata a racconti “storici”. Il testo venne apprezzato da più di un collega, ma alla fine non fu selezionato.Venne invece accettato da Valeria Ferracuti per l’antologia “Sex in Noir”Il soggetto vede come protagonista quella che appare come una prostituta (in realtà è altro) che viene “noleggiata” da un borghese che vorrebbe passare con lei una nottata di fuoco (anche se solo alla fine si capisce che tipo di nottata si tratta).
22. Visioni di un assassino
Genere: Fantastico
Racconto fulmineo, dal soggetto tutt’altro che trascendentale, iscritto al concorso Horror T-Shirt di scheletri,com. Lo trovate online sul sito di scheletri.com
23. Anello di Tufo
Genere: Fantastico
Tema: Corsa storica
Questo è un racconto di cui vado orgoglioso e che mi è valso più di un complimento. È stato, addirittura, oggetto di studio da parte di due amici scrittori. Il racconto omaggia una “competizione” folkloristica molto conosciuta in Italia e nel mondo, ma lo fa con l’inserimento di alcuni elementi che trasformano la storia in un qualcosa di fantastico.Alto il livello onirico, finale, nelle mie intenzioni, struggente.Il racconto si classificò molto bene nel concorso “Letteraria 2008” e fu selezionato tra circa 200 testi partecipanti e inserito nell’omonima antologia a cura dell’Area 31 press.
24. L’Alchimista
Genere: Horror gotico/Erotico
Tema: Vampiri
Horror che ha strappato più di un consenso, addirittura un mio amico giornalista romeno mi scrisse un’email per farmi i complimenti per aver colto lo spirito “transilvano”.Si tratta di una storia ambientata nell’ottocento in Bretagna, dove una donzella si reca in un castello per incontrare un giovane e seducente alchimista. La ragazza non sa di essere finita in un circolo dove Satana e un vampiro adescano giovani per le loro pratiche alchimistiche. Il racconto fu selezionato nel concorso “Vamp 2008” e inserito nell’omonima antologia.
25. “TITOLO CRIPTATO”
Genere: Thriller
Tema: Serial Killer
Ho criptato il titolo perché questo racconto, dopo anni di sonno in un cassetto, è stato iscritto di recente a un concorso per narrativa gialla. Rispetto alla versione iniziale è stato ampliato di 1/3 e più che interessarsi alle gesta del killer e della polizia analizza la città come causa generatrice della delinquenza.
26 Solo, nella gabbia
Genere: Horror/Erotico
Tema: Sirena
Testo altamente metaforico (anche nella costruzione delle scenografie) che scrissi per una gara organizzata dal forum di sognihorror. Successivamente è stato accettato da Valeria Ferracuti per un’antologia curata dal sito mysecretdiary e dal titolo “Temptation”.Il testo analizza, a livello metaforico, le conseguenze di un atteggiamento superficiale da parte di un ragazzo nell’approcciarsi al gentil sesso. Il giovane finirà prigioniero in una sorta di tempio eretto in omaggio a una sirena dai capelli formati da un ammasso di anguille.
27. Sotto le stelle di Orione
Genere: Horror/Thriller
Tema: Omaggio a Lovecraft
Considero questo testo un fiore all’occhiello della mia produzione fantastica. Ambientato in Scozia, affronta il tema “Chupacabra” con un taglio – nelle mie intenzioni – Lovecraftiano.Molte le scene oniriche. Il testo fu selezionato dalla rivista Nugae (numero XIX) in un numero dedicato al solitario di Providence.
28. Il libro dalle rifiniture d’oro
Genere: Fantastico
Tema: Libro.
Questo racconto lo presentai al concorso indetto nel 2008 da Andrea Franco che richiedeva testi che avessero nel “libro” l’elemento centrale della vicenda. Si tratta di un testo che non venne apprezzato a sufficienza per essere inserito nell’antologia e che ha un’anima di profonda critica ai formalismi che molto spesso vengono anteposti alla sostanza. Non vi nascondo che la storia prende le mosse da un qualcosa che ho vissuto in prima persona seppure come non protagonista della vicenda…
29. Il Pianeta Nero
Genere: Fantascienza
Tema: Viaggi nel tempo.
Racconto che scrissi per il concorso “NASF IV”. Si tratta di una storia che prende spunto dall’abusato tema “macchine del tempo” per cercare di dipingere una società del futuro dove il catrame ha ingoiato ogni forma di vegetazione, dove tutto è spettacolo (compresi i processi giudiziari) e dove i cittadini sono costantemente monitorati dalle telecamere delle televisioni.Il testo fu selezionato e inserito nell’antologia del concorso.
30. Orrore, a largo di Retirnia
Genere: Fantastico
Tema: il mare
“Orrore a largo di Retirnia”, se mi consentite il termine, è una delle mie perle. Si tratta di un racconto altamente metaforico che racchiude in sé stesso la storia della mia Tirrenia, la storia dell’Italia del periodo fascista e la mia passione per il fantastico dei primi del ‘900. Non so in quanti siano riusciti a sviscerarlo fino al suo profondo, vista la forte componente ermetica.Il racconto si è classificato in 2° posizione nel concorso “Fantastic Zen” (Edizioni Diversa Sintonia), battuto solo da un elaborato di Landini, e inserito nell’omonima antologia.L’editore Milani presentò il testo come “la discesa nostrana nel Maelstrom, i paesaggi toscani trasformati in un racconto di Lovecraft”. Il testo è stato altresì premiato con menzione d’onore nel “Premio Il Delfino” organizzato dal Comune di Pisa e dalla regione Toscana e aperto ai testi di qualunque genere con ambientazioni marina. Ritirai il premio ripreso dalle telecamere di RAI 3 (anche se poi non ho mai visto in onda il servizio sulla premiazione).
31. La Sfinge del deserto
Genere: Horror
Tema: La sfinge
Racconto presentato alla II Edizione nel buonanotte e sognihorror con fortune alterne, incentrato sulla figura della sfinge e dei suoi legami con le costellazioni dello spazio. Attualmente il racconto è in fase di sviluppo e sarà presentato a un prossimo concorso per narrativa anche non inedita.
32. La Morte corre su quattro teste.
Genere: Horror
Tema: La morte.
Questo è un testo di cui vado piuttosto fiero, in quanto ritengo che sia caratterizzato da una certa originalità. Purtroppo, ha avuto, anch’esso, fortune alterne e al momento continua a essere inedito, non per molto perché l’ho inserito nella mia antologia “Sulle rive del crepuscolo” di prossima pubblicazione.
33. One Shot, One Kill
Genere: giallo
Tema: Vendetta
Short story che punta tutto sulla sorpresa finale e sulla resa di conti tra un sicario e un boss della malavita. Scritta e selezionata per l’antologia “Concorso in Omicidio 2”.
34. L’Uomo che invidiava le virtù altrui
Genere: Horror
Tema: L’invidia
Ho cambiato varie volte il titolo e il testo di questo racconto la cui prima stesura è avvenuta nel 2008, ma ha poi subito moltissime modifiche (le ultime apportate un mesetto fa) rilevanti, soprattutto sotto il profilo visionario.Protagonista è un professore di provincia che invidia i successi ottenuti da un amico che ha fatto fortuna e ha ottenuto un successo internazionale. Il sentimento del professore viene ascoltato ed esaudito da un personaggio sconosciuto che gestisce le carte del destino. Alle fortune e ai successi lavorativi di cui beneficerà il protagonista faranno da contrappeso le paure e le angosce con cui questo non avrebbe mai pensato di dover fare i conti.Il testo dovrebbe esser inserito in un’antologia dedicata all’onirico che sto cercando di curare.
35. Il Raggio di Halloween
Genere: Horror
Tema: i demoni dell’animo
Testo allegorico dalla prima all’ultima riga, caratterizzato da una spiccata componente onirica (soprattutto sulle “scenografie” in cui si narra la storia). Il racconto fu scritto per un e-book curato da Lele Mattana per il periodo di Halloween, ma fu poi selezionato anche per l’antologia “RACCONTI SEPOLTI” edita da “Il Foglio Editore”.Il racconto parla di un raggio capace di aprire una quarta dimensione: la dimensione dell’anima, dove si trovano nascosti i complessi e le paure che saranno sconfitte solo da chi avrà la forza di affrontarle.Credo che si tratti di uno dei miei racconti meglio riusciti.
36. RICORDO, TRISTEZZA, SOLITUDINE
Genere: noir
Tema: Stragi familiari
Questo è un brevissimo racconto/riflessione che scrissi in occasione di una tragedia familiare che si è verificata nella mia città un paio di anni fa e che ha coinvolto delle persone che conoscevo di vista.Originariamente scritto perché mi sono sentito di buttare giù quello che mi frullava per la testa e poi presentato al Roma Noir (senza successo) e alla “I Selezione scrittori per Talitha” (finalista su 158 racconti presentati).Le lettere delle tre parole del titolo sono altrettante iniziali di tre nomi.Il racconto sarà pubblicato come introduzione sulla mia prima antologia dedicata al “giallo/noir”.
37. E VENNE IL GIORNO IN CUI LA PIOGGIA DIVENNE FUOCO
Genere: fantascienza
Tema: Musica / Post-Atomico
Questo è uno di quei classici racconti su cui io confidavo moltissimo e che invece ha fatto flop (allo Space Prophecies del 2009).Il racconto è piuttosto originale e assume, tra le altre cose, una valenza di critica alle case editrici o di produzione che antepongono il successo commerciale alla qualità artistica.Il testo sarà presente nella mia antologia “Sulle rive del crepuscolo”.
38. I SIGNORI DEL GRANDE INGANNO
Genere: Grottesco
Tema: Dio e la religione
Testo che dire blasfemo è dir poco. Scritto con taglio volontariamente grottesco e pulp, propone una sorta di partita tra Dio e il Diavolo che vede gli uomini come pedine sacrificabili di una partita a scacchi.Il testo è stato selezionato da Lele Mattana per un’antologia che dovrebbe uscire entro la fine del 2010 per le Edizioni Il Foglio.

martedì 17 agosto 2010

Sulle Rive del Crepuscolo: Coming Soon



Novità sul fronte antologie personali.

Arrivate da meno di una settimana le bozze cartacee della mia prossima antologia. Domani dovrebbero ripartire, da me corrette, destinazione Milano (GDS Edizioni).

I racconti saranno 17 per 110 pagine. Il prezzo del libro è stato fissato a 12,00 e dovrebbe uscire entro la fine di ottobre.

Si tratta di un'antologia che racchiude racconti fantastici (ce ne sono anche alcuni fantascientifici).

Meno criptica de "La lunga ascesa dal mare delle tenebre", "Sulle rive del crepuscolo" si allaccia alla mia prima antologia e si proietta verso nuovi lidi.

Ci sono racconti inediti e altri che sono usciti in piccolissime antologie.

Non ho inserito i miei cavalli di battaglia (a parte "Anello di Tufo" e "Sotto le stelle di orione"), quali a esempio "Orrore a largo di Retirnia", "L'ultima partita", "Il raggio di Halloween", "La morte è una signora che va a braccetto col pregiudizio", "Miraggio Tropicale", "Genesi di un eroe" etc etc, perché ho dato fiducia ai miei testi meno noti e "meno conosciuti".

Non saranno neppure presenti i racconti gialli/pulp che, visti anche i miei ultimissimi elaborati proposti per i vari "Giallolatino", "Molise in giallo" e "Lama & Trama", spero di poter proporre tutti insieme nella mia prossima antologia che sarà, dunque, dedicata interamente al thrilling.
A presto per gli aggiornamenti. Intanto, in cima a questo post, potete ammirare la copertina definitiva realizzata da Jean Louis Foddai con la collaborazione di Ivana a cui vanno fin da adesso i miei ringraziamenti per avermi coadiuvato in questa realizzazione.

domenica 15 agosto 2010

OMAGGI IN RICORDO DI CAMPIONI CHE NON CI SONO Più E CHE MI PIACE RICORDARE SEMPRE CON PIACERE

Dedico un dolce pensiero a questi personaggi, scomparsi all’apice o all’inizio di un loro sogno.

RICCARDO PALETTIDeceduto quando aveva realizzato il suo più grande sogno, alla seconda corsa in F1 dopo una promettente carriera nelle formule minori. Quel giorno a vederlo in Canada, la sua prima vera qualificazione in un GP, c’era tutta la sua famiglia e alcuni amici. La sua corsa durò solo pochi metri.A lui è stato dedicato il nome di un circuito nel nord Italia.
http://www.youtube.com/watch?v=wTKczox4GHg&p=17A4F4BE6CBA4ABE&playnext=1&index=73

MARCO PANTANIParla da solo il servizio di De Zan.
http://www.youtube.com/watch?v=OzjeRHy1qOA

ROLAND RATZENBERGERNon lo ricorda quasi nessuno, essendo deceduto il giorno prima di Senna. Anche lui aveva coronato da pochi mesi il sogno di correre in F1.Ricordo che vidi l’incidente in diretta e fu subito una brutta impressione.
http://www.youtube.com/watch?v=QZ55XZyaPVI&feature=related

FABIO CASARTELLIAnche in questa circostanza ricordo quel triste giorno.
http://www.youtube.com/watch?v=iNaF84WcdLA

ELIO DE ANGELISUno degli ultimi grandi campioni italiani di F1.
http://www.youtube.com/watch?v=FLyLFCJD9x8

BRUCE LEEUn mito, anche dal punto di vista artistico e filosofico, scomparso troppo presto. Ho scelto il finale del film tratto dalla sua vita.
http://www.youtube.com/watch?v=pf-UGGe_P9s

AYRTON SENNAQui ci sono molti ricordi, ma i più belli sono legati a quell’urlo e pianto di liberazione dopo la vittoria del suo primo gran premio del Brasile (il gran premio di casa) – ved. fine di questo file http://www.youtube.com/watch?v=MC8wAc58xDE&feature=related
- e alla scena di cui al minuto 5 del primo file sotto riportato quando si fionda fuori dalla macchina per prestare soccorso a un collega incidentato. Bello anche il ricordo di Prost a fine file. http://www.youtube.com/watch?v=OFbpdWZ6_u8

sabato 7 agosto 2010

Recensione narrativa: PICATRIX - La Scala per l'Inferno (V.Evangelisti)




Autore: Valerio Evangelisti


Anno di uscita: 1998


Casa editrice: Mondadori


Pagine: 346


Commento:

Quarto episodio della “saga Eymerich” che proietta il terribile inquisitore nei territori di una Spagna della seconda metà del 1300. In questo episodio Eymerich è chiamato a far luce su una serie di omicidi connessi all’apparizione nel cielo di dischi volanti (più precisamente ruote di fuoco) e alla presenza di sanguinarie bestie dalla testa di cane e dalle zampe bovine. Le indagini del religioso si dipanano in un contesto sociale falcidiato da guerre di religione (cristiani vs islamici), nonché dalle vicende politiche che contrappongono il regno di Castiglia a quello di Aragona. Il “nostro”, coadiuvato da due musulmani, un ebreo e un giudeo ambiguo (ai quali si rivolge in modo freddo e antipatico e non perde occasione per criticarli per la loro falsa religione), vagherà da un posto a un altro, fino alla meta finale (le Canarie), alla ricerca del fulcro della vicenda: il Piactrix, un testo eretico, basato sull’astrologia, contenente invocazioni capaci di aprire un canale di comunicazione tra Marte e la Terra utile ai demoni marziani per scendere sulla Terra e lottare al fianco degli infedeli.Evangelisti intreccia la storia di Eymerich con altre due, una ambientata ai giorni nostri (con dei pazzi ricoverati in una casa di cura che, ogni anno, ululano come lupi in occasione di una festa tipica delle isole Canarie c.d. del diavolo), l’altra di ambientazione futura (ambientata in Africa con plotoni di bambini, votati a un dittatore dedito alla magia nera, che assuefatti dalle droghe finiscono massacrati da due eserciti europei di invasione), connesse anch’esse al Piatrix e all’epilogo dell’episodio con l’inquisitore protagonista.Come suo solito, l’autore dimostra cura maniacale per i riferimenti storici e ricostruisce con grande attenzione le scenografie, i costumi dell’epoca, nonché le pratiche cruenti delle torture dell’inquisizione. Accanto a questa componente storico/culturale, sono degni di nota i riferimenti fantastici/orrorifici con creature diaboliche che piovono sulla terra da altre dimensioni. Da quest’ultimo punto di vista, gli ultimi due capitoli del romanzo sono a dir poco memorabili e dotati di un’impronta spiccatamente onirica. L’epilogo è altresì interessante per i vari colpi di scena (inaspettato quello relativo al servo) che si susseguono con un Eymerich crudele e privo di riconoscenza verso i compagni di viaggio colpevoli di essere dediti a una religione diversa dalla cattolica. Curiosa la spiegazione relativa al fantomatico volto della sfinge di Marte (che molti ricorderanno per averlo visto impresso in una foto del pianeta rosso). Alto il tasso di violenza che si respira in alcuni capitoli (soprattutto quelli relativi alle battaglie in Africa) con descrizioni minuziose di smembramenti e barbarie tipiche della guerra.In definitiva, un romanzo che potrebbe risultare un po’ lento nella parte centrale (forse qualche capitolo si sarebbe potuto accorciare senza determinare ricadute sulla storia) ma con un finale scoppiettante e spunti a dir poco interessanti (in particolare quello fantascientifico sulla forza del pensiero da intendersi come energia capace di modificare la realtà che ci sta intorno). Consigliabile. Voto: 7

martedì 3 agosto 2010

Produzione Narrativa anno 2007

Come promesso eccomi a presentare, uno dopo l’altro, tutti i racconti (sceneggiature escluse) che ho scritto. Alcuni titoli li ho dovuti omettere perché si tratta di testi in gara in concorsi dove è richiesto l’anonimato delle opere.
Ho diviso i racconti in base all’anno di stesura, in questo articolo troverete la produzione 2007.
Perché scrivere un articolo di questo tipo? Beh, l’ho fatto soprattutto per un mio piacere, visto che questo mi permette di rispolverare vecchi racconti e di spendere qualche parola su ognuno di essi nonché per farmi un pizzico di pubblicità (se non me la faccio io chi dovrebbe farla?).
Pur avendo delle preferenze, sono legato a ognuno di questi racconti perché ho sempre cercato, nel mio piccolo, di inserire delle sfumature personali (talvolta marcatissime, altre volte più flebili).
I titoli scritti in maiuscolo sono quelli dei testi che mi hanno regalato maggiori soddisfazioni.
2007
1. L’altra faccia di Retirnia.
Genere: Horror onirico.
Tema: Aldilà.
Questo racconto era nato con il titolo “Eclissi” (cominciai a stenderlo nel novembre del 2006) e lo presentai nel laboratorio di scrittura creativa del sito latelanera. La prima stesura era colma di refusi, ripetizioni e di cadute di stile tipiche del neofita.Il soggetto è ambientato nella mia Tirrenia durante un eclissi di sole (eclissi che assume una valenza metaforica e che porta con sé una fittissima nebbia). La prima stesura aveva un finale totalmente diverso da quella definitiva, un finale che venne criticato – a ragione - perché troppo cinematografico (mi fu detto di aver citato persino “Tom Raider”). Decisi per questo di conferire, circa un anno dopo, una valenza più dark e per questo inserii anche un capitolo iniziale (in cui si vede uno scribano intento a redigere la storia su una pergamena al lume di candele) che nella prima versione era completamente assente. La seconda versione, a differenza della prima, fu abbastanza apprezzata tanto che il testo venne selezionato nel concorso Ferrara&Ghost II edizione e inserito nell’antologia Be(a)st of Ghost (Area 31 press).
2. Omicidio senza Assassino
Genere: Thriller/erotico
Tema: Vendetta
Questo è un racconto che è nato sulla spinta del terzo posto che ottenni nel concorso “La Strategia della Tensione”, indetto dal quotidiano Il Tirreno con l’apporto di Carlo Lucarelli e Matteo Bortolotti. Un concorso in cui si trattava di scrivere il finale di un racconto di Lucarelli.La mia idea era quella di prendere il mio finale e da questo scrivere un racconto tutto mio in cui poterlo utilizzare e quindi farlo entrare a tutti gli effetti nella mia produzione. Mi dispiaceva, infatti, di non poterlo considerare un lavoro tutto mio.Si tratta di un giallo abbastanza convenzionale con sfumature erotiche. Protagonista è un giovane extracomunitario, con un passato da delinquente, che viene ritrovato dalla sua vecchia fiamma: una sadica assassina in cerca di una vendetta assai particolare.Il testo, dopo esser rimasto per circa due anni nel mio cassetto, fu selezionato da Valeria Ferracuti per l’antologia “Stranger Love” Link dell’antologia: http://www.lulu.com/content/libro-a-copertina-morbida/stranger-love/7225494
3. Occhi dall’ignoto
Genere: Horror
Tema: Streghe & Demoni.
Questo è un racconto che presentai al Premio Scheletri 2007 e, se non ricordo male, successivamente anche a uno di quei concorsi periodici indetti dal sito latelanera.Lo scrissi convinto di aver dato vita a una storia coinvolgente, tutta ambientata all’interno di un cimitero costellato da statue di angeli cherubini e con una scena che ritengo assai di effetto con una strega che partorisce una serpe. Tra l’altro, con questo testo entra in scena uno dei miei personaggi più ricorrenti ovvero il detective dell’occulto Luc Falconetti.Nonostante le mie buone impressioni, il testo fece acqua da tutte le parti al punto che decisi di modificarlo massicciamente. Di recente, con la speranza di vederlo pubblicare su carta stampata, ho revisionato ulteriormente il testo e l’ho presentato, con un epilogo modificato, al concorso “Trifolium” (Caravaggio Editore) col titolo “Morte al Dio Serpente!”. Nonostante questo, però, il testo è stato per la terza volta bocciato e, allo stato attuale, continua a essere un inedito sebbene, per dovere di cronaca, è giusto segnalare una primissima versione (colma di refusi) apparsa sul sito sognihorror.com
4. Il Parco Cosmico
Genere: Fantascienza
Tema: Space opera/Alieni
Questo è il primo racconto, in ordine di tempo, che mi è stato pubblicato su un’antologia cartacea. Si tratta di una storia citazionista che attinge soprattutto da Jurassic Park, cambiando però l’oggetto dell’attrattiva che non sono i dinosauri ma creature prelevate da altri pianeti. Il finale riserva un colpo di scena di “Browniana” (il riferimento a Frederic Brown) memoria.Ricordo che all’epoca fui molto soddisfatto di questo mio risultato e, sebbene il testo non sia stilisticamente al livello dei miei ultimi lavori, si presentava comunque gradevole.Link dell’antologia: http://www.assonuoviautori.org/NASF/index.htm
5. Notte di Luna Piena
Genere: Noir Grottesco
Tema: Serial Killer
“Notte di Luna Piena” è un racconto che scrissi su commissione dell’amico Luca Ducceschi per un’antologia da lui curata dedicata al pulp. Si tratta di un racconto piuttosto graffiante, a metà strada tra il thriller/erotico e il grottesco, di critica sociale, con un finale politicamente scorretto di cui rimasi molto soddisfatto. Il testo ha una forte valenza metaforica e fu piuttosto apprezzato dai colleghi, seppur molto diverso dalla mia tradizionale produzione.Link dell’antologia: http://www.lulu.com/content/libro-a-copertina-morbida/polpa-e-colpa/2607881
6. L’Ordine Esoterico di Imarna
Genere: Thriller/Horror
Tema: Libri Maledetti.
Eccoci a un altro racconto che quando lo scrissi lo ritenni molto soddisfacente e che invece ha fatto acqua da tutte le parti, sebbene sia stato apprezzato da qualche collega.Ricordo che lo scrissi nel giugno del 2007 e lo presentai a un concorso organizzato da Andrea Franco. Il bando prevedeva che le storie vertessero su un libro e così decisi di dar vita a una storia citazionista che miscelasse “La Nona Porta” con il “Necronomicon”, inserendo però anche elementi tipici della mia produzione. Nella fattispecie citai alcune mie idee parafilosofiche che avevo utilizzato per la stesura di una sceneggiatura che, in seguito, avrei trasformato nel racconto “Il Mare delle Tenebre” (di cui ne parleremo in seguito).Protagonista della storia, ancora una volta, è Luc Falconetti (personaggio che mi porta tutt’altro che fortuna, come avrete modo di capire) Il detective viene ingaggiato da un rappresentante del Vaticano per recuperare un libro maledetto di origine etrusca scomparso dalla biblioteca di un Abbazia.Incapace di vedere uscire il testo su un volume cartaceo, decisi di farlo pubblicare sul sito sognihorror. È probabile che, in futuro, decida di sviluppare ulteriormente la storia.
7. 17 Giugno
Genere: Horror Apocalittico
Tema: Statue animate
Questo è un racconto che scrissi per un piccolo concorso organizzato dal sito horrorlandia (credo che sia stato chiuso).. La storia è ambientata a Pisa durante la luminaria di San Ranieri e vede tutte le statue della città ribellarsi contro il Comune.Il racconto non ebbe fortuna e, al momento, fa parte di quelle storie che ho deciso di rispolverare per cercare di migliorarle sulla base dell’esperienza maturata negli anni.Il racconto è tutt’ora inedito.
8. Lo Sciacallo dei Sepolcri
Genere: Drammatico
Tema: Cannibalismo
Altro testo inedito. Lo scrissi in occasione del concorso “Mangiami” indetto dalla Magnetica Editore. Si tratta di un soggetto che mi costò fatica scriverlo, per via di alcune “sequenze” molto truci che inserii prendendo spunto da casi di cronaca nera (soprattutto dalle storie di Claux, Von Cosel ed Ed Kemper). Per cercare di smorzare il taglio fin troppo realistico (che disturbava persino me), inserii alcuni momenti altamente onirici (di cui sono tutt’oggi soddisfatto) ambientati all’interno dello stomaco dell’assassino. Il testo continua a essere inedito, perché dopo questo concorso l’ho chiuso in un cassetto e non l’ho più rispolverato anche a causa di una lunghezza superiore a quella richiesta dai tradizionali bandi.
9. Il Canto dell’Abisso.
Genere: Horror
Tema: Demoni
Questo è uno, tra i miei horror, che ricordo con maggiore soddisfazione e devo dire che si è anche comportato bene ogni qualvolta che l’ho presentato. Se non ricordo male si piazzò in settima posizione al concorso “Buonanotte e sognihorror” del 2007 e fu selezionato, un paio di anni dopo, dall’Area 31 Press per l’antologia “Selezione Artificiale”.È un racconto metaforico, dalla forte componente onirica, in cui un detective alla ricerca dei demoni che portano gli uomini a commettere delitti si vede piombare in casa il diavolo che tormenta i suoi incubi. Il link dell’antologia: http://lnx.dittaferrara.it/portale/index.php?page=shop.product_details&category_id=84&flypage=shop.flypage&product_id=497&option=com_virtuemart&Itemid=44&vmcchk=1
10. Il Duplice omicidio di via Lenzi
Genere: Giallo classico
Sebbene io non annoveri questo testo tra i miei preferiti, “Il Duplice omicidio di via Lenzi” è uno dei racconti che mi ha regalato più soddisfazioni.Scritto appositamente per la rivista “Cronaca Vera” fu immediatamente selezionato da Montolli (responsabile della sezione “Giallo & Nero” della rivista) per la pubblicazione. Montolli mi contattò via telefono per farmi i complimenti e per dirmi che il testo sarebbe stato pubblicato nel numero della settimana successiva.Per me fu una grande soddisfazione. Ricordo che aspettavo con bramosia il giorno dell’uscita per andarmi a comprare direttamente in edicola.Il racconto, inoltre, con talune modifiche necessarie per adattarlo al bando, fu premiato anche a Latina nel corso dell’edizione del 2009 del PREMIO GIALLOLATINO, con tanto di diploma consegnatomi dallo sceneggiatore e romanziere Biagio Proietti. Grazie all’ottimo piazzamento nel Giallolatino il racconto è stato inserito nell’antologia del premio.
11. Il Tesoro Perduto.
Genere: Fantasy filosofico
Tema: Drago & Santo Graal
Questo è un testo, che ha avuto tutt’altro che fortuna, a me molto caro. Lo scrissi per un concorso – di cui non ricordo il nome - dedicato alla narrativa Fantasy, ma non ottenne quanto andavo cercando sebbene fu accolto con entusiasmo da alcuni lettori.La storia vede protagonisti un gruppo di cavalieri alla disperata ricerca del Graal. Gli uomini sfidano eserciti e dragoni, ma alla fine resteranno delusi da ciò che andavano cercando, perché il Graal non è una ricchezza materiale.Il racconto è ancora inedito.
12. L’Emissario Alato
Genere: Fantastico
Racconto che ho scritto sviluppando un soggetto di Lele Mattana. Si tratta di una sorta di giallo dai contenuti fantastici che vede per protagonisti due topolini che corrono nel bosco in cerca di cibo.Il racconto fu pubblicato online sul sito sognihorror.com, ma non ottenne fortuna al concorso fantasy sopra ricordato.
13. Inferno Verde
Genere: Fantastico.
Questo è un racconto che scrissi per una rivista che avrebbe dovuto trattare il tema dei dinosauri, ma i gestori, all’ultimo, decisero di non inserire alcun racconto preferendo parlare di cinema e letteratura. Il testo è rimasto chiuso nel mio cassetto.Di recente ho revisionato il soggetto e conto di mandarlo a cercare fortuna in qualche concorso.
14. L’urlo
Genere: Horror
Racconto brevissimo che presentai al “300 parole per un incubo” di Scheletri e che si piazzò in trentesima posizione. Un paio di anni dopo dalla sua prima stesura, utilizzai la base di questo racconto per stenderne un altro.
15. Il Ritorno del gatto nero
Genere: Onirico
Altro racconto che mi ha regalato una bella soddisfazione, cioè quella di vincere il concorso “Poeti e Narratori” indetto dalla GDS Edizioni. Il racconto, prima del successo finale, ha subito moltissime revisioni e questo gli ha permesso di venire apprezzato più di quanto, nel suo piccolo, non lo fosse già stato. Il soggetto vede un assassino protagonista ossessionato da un gatto nero. Chiaro l’omaggio a E.A.Poe, ma anche a Lucio Fulci e al suo “Black Cat”, di cui questo racconto si presenta quasi come sequel. Il racconto fu scritto su commissione di Lele Mattana per l’uscita di un e-book su Halloween.
A oggi è inedito su carta stampata.
16 L’Ultimo Spettacolo
Genere: Fantascienza
Tema: Post atomico
Questo è un racconto ambientato in un mondo falcidiato dalle guerre nucleari che si propone di criticare un certo atteggiamento del popolo che cade nei tranelli orchestrati dai politici per distogliere le menti dai problemi del paese.Il testo si è classificato in quinta posizione nell’edizione del 2008 dello Space Prophecies, ma vista la mancata realizzazione dell’antologia è tutt’oggi inedito.
17.Il Demone & Il viandante
Genere: Thriller
Tema: Vendetta
Thriller che gioca sui rapporti tra assassino e carnefice e su come questi, a volte, vengano a ribaltarsi. Il testo fu scritto originariamente per la rivista Cronaca Vera, ma non fu selezionato. Revisionato e ampliato fu scelto per la rosa dei finalisti del concorso “Narrazioni I Edizione”, ma successivamente non ho più saputo nulla sull’esito del concorso né mi risulta la realizzazione di un’antologia.Per quel che ne so, quindi, il testo è ancora inedito.
A presto per la produzione 2008.