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domenica 9 giugno 2024

Recensione Narrativa: LA BAMBOLA - CINQUE RACCONTI di Pier Francesco Grasselli.

Autore: Pier Francesco Grasselli.
Anno: 2024.
Genere:  Antologia Fantascienza / Grottesco / Fantastico.
Editore: Edizioni Il Foglio.
Pagine: 126.
Prezzo: 14.00 euro.

Commento a cura di Matteo Mancini. 

Primo libro che mi capita di leggere del simpatico Pier Francesco Grasselli, che sarà presto di nuovo oggetto del nostro interesse. Scrittore emiliano estremamente prolifico, operativo da circa un ventennio soprattutto nei cataloghi di Mursia Editore, ma pubblicato anche da Porto Seguro, Edizioni Pendragon, Gruppo Macro e altre. La Bambola Cinque Racconti è la sua ultima fatica, licenziata da Il Foglio Letterario di Piombino nell'aprile 2024, una raccolta snella e fluida da leggere che, seppur orientata al fantastico, rispecchia lo stile e i contenuti di un autore che si è fatto ben conoscere nel circuito dell'editoria indipendente per la sua irriverenza. Erotismo, fantastico, satira e soprattutto un'ironia farsesca prossima alla parodia accompagnano i provocanti e provocatori racconti di Grasselli. Studioso di esoterismo, è uno scrittore poliedrico e maturo, dalla tecnica elegante (non a caso recensito con favore da Panorama e da Libero), abile nel destreggiarsi non solo nel campo della narrativa, ma anche in quello della saggistica, della poesia e persino delle favole per ragazzi.

Sbarazzino, senza compromessi o timori reverenziali, con una spiccata propensione al sarcasmo si è fatto apprezzare in particolar modo per la cosiddetta “trilogia maledetta” aperta dal romanzo del debutto L'Ultimo Cuba Libre (2006) nonché per la serie illustrata in cinque volumi “La Ricerca di sé Stessi”, in cui affronta il tema del disorientamento dei giovani e della necessità di una ricerca interiore e spirituale in un mondo dominato dall'esteriorità e dalla superficialità rappresentata dalla perdita dei punti di riferimento. Il sesso, gli eccessi, l'attrazione delle droghe sono al centro dello studio dell'autore, presentandosi quali simulacri in grado di offrire una parvenza di soddisfazione a fronte di vite prive di uno scopo. Non c'è spazio per il politically correct, poiché Grasselli, pur sdrammatizzando e scegliendo di adottare uno stile per nulla retorico o pomposo, non vede la salvezza, tratteggiando la generazione contemporanea quale prodotto di un mondo in declino dominato dai reality show, dal materialismo e dai divertimenti sfrenati che portano all'autodistruzione. Stile diretto (ma non volgare), sorretto da dialoghi surreali, talvolta divertenti, che celano dietro al taglio disimpegnato un background di profonda amarezza e di totale fallimento. Tra le sue antologie incentrate sul fantastico si ricordano Uno Scrittore all'Inferno e Altre Avventure di Raimondo Spallanzani (2020) e Le Nuove Avventure di Sinbad il Marinaio (2020). Da segnalare anche il bizzarro Don Giovanni all'Inferno (2021). Una mole che gli è valsa il riconoscimento dello Special Award for Culture conferitogli nel 2019 per i numerosi romanzi sul tema dei giovani e dei loro problemi.

La Bambola, antologia abbastanza breve e articolata su cinque racconti, prosegue la via fantastica già da alcuni anni imboccata dall'autore, rispolverando quale protagonista Raimondo Spallanzani, apparso per la prima volta nell'apprezzatissimo romanzo La Musa (2021). Un cognome curiosamente legato al celebre protagonista di E.T.A. Hoffmann del racconto Der Sandmann (1815), dove rappresentava le generalità di un professore costruttore di una bambola responsabile della perdita del senno di un uomo (alla Kokoschka) innamorato perso del bizzarro oggetto. Proprio di “automi” femminili parla la storia di Grasselli che da il titolo all'antologia, con la particolarità di modernizzare il concetto traslandolo sul piano della realtà virtuale, così da delineare uno sci-fi decisamente sarcastico e dissacrante nonché piccantissimo. Vero e proprio punto di forza della raccolta, La Bambola propone un futuro distopico in cui l'erotismo è divenuto l'unico motivo di vita, tra hostess ferroviarie che offrono prestazioni orali durante i viaggi, laureande presso Facoltà di Pornografia e soprattutto una consolle (stile conchigliette di Demolition Man) che consente di vivere notti di sesso scegliendo, di volta in volta attraverso il caricamento di tre foto, la propria donna dei sogni e il suo temperamento psicologico. Grasselli ricorda il sarcasmo di Howard Fast, si veda il racconto The Talent of Harvey inserito nell'antologia A Touch of Infinity (edita in Italia sulla collana Urania col titolo “La Mano”), miscelandolo a quella fantascienza esaltata da pellicole di ultima generazione che vanno da Matrix (1999) a Ready Player One (2018). È il sesso il protagonista assoluto (ma anche l'incapacità di valorizzare la dimensione spirituale spazzata via dal culto dei corpi), con descrizioni dettagliate sulle varie versioni dei programmi. La cura nella descrizione del funzionamento del pacchetto, fatto di programma, tuta e manichini, è estremamente dettagliata e “maniacale”. Si arriva persino a immaginare la possibilità di scaricare patch che consentono di sbloccare i limiti imposti dai programmatori, così da caricare rapporti sessuali senza limiti in cui giungere a stuprare donne non consenzienti, uccidere o intrattenere rapporti con minori, il tutto senza incorrere in condanne penali. Un mondo dunque completamente svuotato dalla passione e dal rispetto dell'altro, dove diviene priva di interesse la necessità di intrattenere rapporti interpersonali giostrati sulla conoscenza delle persone. Tutto viene mercificato, preteso e subordinato a comando delle pulsioni del momento, in un'estremizzazione che riduce la donna al rango di oggetto, annullando ogni altro interesse al punto da portare alla sovrapposizione tra realtà e finzione con la seconda prevaricante sulla prima in quando modulabile in virtù delle inclinazioni del momento. L'isolamento e l'allontanamento dalla vita quotidiana divengono dunque l'inevitabile conseguenza, in un'ottica che assimila l'utilizzatore della consolle a un intossicato da sostanze stupefacenti del tutto dipendente dai programmi e refrettario alle insidie quotidiane. “Ora il gioco è la sua realtà e la realtà è un posto in cui si reca, di malavoglia, per dormire, per mangiare e per lavorare.”

Grasselli condisce il tutto con l'ipocrisia di fondo che governa il consumismo (che va di pari passo alle richieste dei cittadini, sfruttando le pulsioni sopite e non dichiarate così da alimentarle e diffonderle), cercando di studiare le implicazioni sociali - dovute all'introduzione di certi prodotti - ivi comprese le reazioni delle varie caste politico-religiose, in una visione bacchettona (e un po' freudiana) in cui tutti, malgrado quanto formalmente espresso, finiscono per cedere alla nuova invenzione multimediale, poiché non vi è modo di tenere a freno i “desideri” e il richiamo illusorio della carne. Un bel connubio di tematiche raccontate con una leggerezza che è tipica di chi è giunto a una certa maturità professionale.

Più legato al sense of wonder l'interessante Tempo Pazzo che si orienta, con originalità, sul tema degli universi paralleli. È un altro racconto alla Howard Fast, forse meno in linea ai temi tipici delle storie di Grasselli. Tutto ruota su una casa situata nel punto in cui due universi paralleli entrano in contatto, così da trovarsi investita da uno strano fenomeno atmosferico che si palesa secondo modalità opposte a seconda che venga osservato dalla finestra collocata a nord piuttosto che da quella a sud. Il protagonista ne approfitterà, a seconda delle esigenze, per uscire dai due versanti opposti e vivere, in contemporanea, in due realtà diverse, così da raddoppiare le proprie possibilità. Molto carino, con una parte satirica caratterizzata dal tentativo del fisco di cercare di obbligare il protagonista a pagare una doppia tassazione a causa dell'ambigua ubicazione dell'immobile.

Sherlock Holmes e il Mistero di Villa Liffredi è una parodia pura che beffeggia i racconti legati alle storie del celebre indagatore nato dalla penna di Conan Doyle. Scritto in modo molto scorrevole e sorretto da dialoghi graffianti e incisivi, ironizza sulle capacità deduttive dell'indagatore, che troviamo calato nella quotidianità italiana oltre che esser cresciuto leggendo Lovecraft e Blackwood, capace di risolvere in quattro e quattr'otto, dopo una folle chiacchierata con i clienti, un caso che - partendo da un supposto poltergeist - finisce per coinvolgere alieni indemoniati, Ufo e fantasmi che gridano bestemmie. Della serie di tutto e di più, dove scartato l'impossibile, ciò che rimane (praticamente sempre l'impossibile), per quanto improbabile, è la verità.

Ghost story, dagli sviluppi non classici e dal tratto parodistico, Breve Storia della Contessa Matile di Fossalta che ironizza sui casi di morte apparente, stile “La Sepoltura Prematura” di Poe, per proseguire all'ìnsegna del farsesco alimentato dalla credulità popolare, dalle superstizioni e, ancora, dai matrimoni combinati che portano a una fuga adultera destinata a non essere consumata in virtù di una realtà soprannaturale incompatibile a un rapporto di natura fisica. “Il contatto e la vista del corpo flaccido del marchese mi hanno traumatizzata nei riguardi del sesso maschile e di tutti i suoi attributi, e sento che ho bisogno di tempo per riprendermi.”

Divertissement puro Il Copione che affronta, in modo comico, il tema dei plagi letterari, partendo da due ragazzotti che si misurano tra loro in sfide letterarie per farsi belli agli occhi degli amici di scuola per arrivare a provocare un caos a livello internazionale dominato da una catena di plagi che costringe i giudici a intervenire in una confusione totale in cui non si capirà più chi sia davvero uno scrittore originale. Qualche velata stoccata all'editoria americana di consumo, proposta come originale quando in realtà è un rimasticare quanto sia già presente sul mercato, e alla saggistica dove si può tranquillamente copiare a condizione che si citi la fonte. 


Buona prova di Grasselli dunque, abile nel miscelare narrativa di genere (fantascienza, fantastico, ghost story e giallo/horror), comicità, satira, sense of wonder, erotismo e critica sociale su uno sfondo di vacuità spirituale, dove ogni cosa è piegata a favore della logica del possesso e del materialismo. Non sarà probabilmente l'opera simbolo dell'autore ma di certo è un volume che rinnova con successo la tradizione della piccola casa editrice Il Foglio Letterario di Piombino nel campo del “fantastico e altri orrori”. Approcciabile da tutti, facile da leggere e in grado di regalare sorrisi, ma senza banalizzare i contenuti.

 
L'autore Pier Francesco Grasselli.
 
"Un giudice non può certo mostrarsi titubante o ritroso quando si tratta di emettere una sentenza o stabilire una pena."

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