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lunedì 12 giugno 2023

Recensione Narrativa: LA SANGUINARIA DAMA DELLA MAGIONE OSCURA E ORRORE! di Maurizio Bianciotto.

Autore: Maurizio Bianciotto.
Anno: 2023.
Genere:  Horror.
Editore: Mannarino Edizioni.
Pagine: 100.
Prezzo: 10.00 euro.

Commento a cura di Matteo Mancini.

Torna sulle nostre pagine l'amico Maurizio Bianciotto di cui abbiamo recensito Trilogia dell'Incubo e Trilogia dell'Incubo II usciti in ebook per la Santi Editore. A distanza di quattro anni dal precedente confronto con la narrativa horror, lo scrittore torinese sfida il mercato con La Sanguinaria Dama della Magione Oscura e Orrore. Si tratta di un dittico di cento pagine che la Mannarino Editore di Brescia ha fatto uscire in formato cartaceo, permettendo a Bianciotto di giungere per la prima volta nelle librerie.

In vendita alla modesta somma di 10 euro, si tratta di un libro che raccoglie due racconti in linea ai contenuti, alle scenografie e allo stile di quelli presenti nelle sopracitate trilogie. L'impostazione è quella del racconto horror di ambientazione storica, tra il 1910 e il 1930, con contestualizzazione geografica est europea. Vampiri e licantropi vengono riproposti in una visione filtrata da echi lovecraftiani.

La Sanguinaria Dama della Magione Oscura, ambientato nel fascinoso quartiere di Mala Strana di Praga, è la storia di una vampiressa misteriosamente raffigurata in un quadro, di cui poco si sa, che di notte riesce a fuoriuscire per andare a caccia di vittime. Un po' Il Ritratto di Dorian Gray e soprattutto Il Modello Pickman, ma vengono alla memoria anche racconti di Luigi Capuana, Nikolaj Gogol e Manly Wellman, può essere incluso in quel sottogenere incentrato sulla relazione tra realtà e dimensione parallela costituita da un'interazione tra quanto avviene nel mondo da noi battuto e quanto si riflette, in simultanea, in un quadro; un'opera quest'ultima in continuo divenire. Ben scritto, come sempre sono i racconti dell'autore, sconta un'impostazione troppo telefonata in cui già è scritto, fin dall'inizio, il finale. Cala, rispetto ad altre storie, la carica erotica, mentre si confermano le ambientazioni fascinose e le indubbie qualità nel tracciare scene (epilogo soprattutto) che rievocano i più fortunati film delle produzioni Hammer.Da segnalare l'omaggio concesso espressamente al celebre Trattato sulle Apparizioni degli Spiriti e sui Vampiri o gli Spettri dell'Ungheria e della Moravia di Augustin Calmet per parlare di vampiri e di modalità attraverso i quali ucciderli.

Di gran lunga superiore e terrorizzante Orrore, una sorta di riscrittura della figura del licantropo con un Conte decaduto, la cui moglie è deceduta anni prima nel partorire il figlio, che tiene intrappolato in una stanza della sua magione un mostro che dice essere suo discendente. Bianciotto, pur non essendo innovativo, costruisce un clima di tensione da grande maestro del genere. La sensazione è quella di leggere un'avventura pubblicata, a suo tempo, su Weird Tales. La costruzione è tale da tenere il lettore incollato alla pagina, in vista di un finale catartico che giunge solo dopo che la tragedia si è compiuta. In azione vi è un essere per metà umano e per metà riconducibile a un qualche essere alieno richiamato da una serie di rituali riconnessi al celeberrimo Necronomicon. Notevole per tecnica e stile, avrebbe beneficiato di un tocco più innovativo nella descrizione del mostro. Bianciotto guarda a The Hound (1924) di Lovecraft, con un essere dai tratti lupeschi che vuole uccidere il marito di sua madre. Il mistero, un po' come per la storia del quadro del primo racconto, permane anche alla fine, lasciando al lettore la possibilità di sguinzagliare la fantasia per completare quei tasselli lasciati volutamente mancanti dall'autore.

In conclusione, siamo alle prese con una lettura veloce, che piacerà ai puristi dell'horror di inizio novecento e che conferma le indubbie doti dell'autore. Elegante la confezione editoriale.

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