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venerdì 3 marzo 2017

Intervista a Roberto Albanesi in vista dell'uscita de NON NUOTATE IN QUEL FIUME 2



A cura di Matteo Mancini
Nel giorno del compleanno del quasi omonimo regista del film Il Bosco Fuori, torna sulle pagine di giurista81blogspot.com Roberto Albanesi, ormai nostro gradito ospite seriale. Lo scorso anno lo avevamo intervistato poco prima dell'uscita del suo primo lungometraggio Non Nuotate in Quel Fiume, giunto al culmine di un'esperienza che annovera diversi cortometraggi precedenti. Oggi siamo qua a fare il punto della situazione e a presentare la sua nuova fatica produttiva , in collaborazione con Innovazione 2 e Sandroni Cinematografica.

  1. Allora, Roberto, innanzi tutto il saluto e i nostri complimenti per la tua sete insaziabile di regia e di produzione cinematografica. Prima di parlare del nuovo progetto, cosa puoi dirci dell'accoglienza che ha avuto Non Nuotate in Quel Fiume? Immagino che sia stata un'esperienza molto positiva dato il progetto che hai appena ultimato. Avete avuto anche questa volta dei riscontri internazionali come alcuni tuoi precedenti cortometraggi, penso per esempio a The Pyramid?
Ciao Matteo e grazie di cuore per lo spazio che immancabilmente a ogni mio nuovo lavoro mi riservi.
NON NUOTATE IN QUEL FIUME ha avuto un ENORME successo se rapportato alla sua MINUSCOLA natura.
Infatti è stato un realizzato con soli 80 euro e ne ha portati a casa 30 volte tanto (non sono/siamo diventati ricchi, ma il tornaconto si è visto, eccome).
NON NUOTATE ha fatto il cammino opposto a quello affrontato da THE PYRAMID, infatti, se la piramide demoniaca ha visto varie distribuzioni all’estero ma manco l’ombra in Italia, NNIQF è stato distribuito/proiettato in tutta la penisola, facendo il tutto esaurito dei dvd stampati (intorno ai 350) ed il pienone alle proiezioni (Terni, Milano, Casalpusterlengo, Busto Arsizio ecc ecc).
L’orgoglio è tanto visto che il film ce lo siamo stampato e distribuito in totale autonomia, in negozi specializzati che ci hanno aiutato moltissimo
(ed in questo ringraziamo BLOODBUSTER MILANO, in particolar modo l’amico fraterno Manuel Cavenaghi, lo ZAMBO TATTOO, sì, perché i miei film vendono parecchio bene dal tatuatore, ALPHAVILLE PIACENZA e altri che non vi elenco per non ammorbarvi ulteriormente).

  1. Come è stata l'esperienza legata alla distribuzione del film sulle tv locali?
Da piccolo i miei sogni erano:
1- Girare un film
2- Vederlo al cinema
3- Vederlo distribuito in videocassetta
4- Vederlo in televisione
5- Farne un altro e ripartire da capo

Nel mio piccolo, e a modo mio, li ho realizzati tutti, ma mi mancava il passaggio tv.
Finito il film mi è spuntata in testa quest’idea di passarlo a tutte le emittenti private (piccole reti per un piccolo film) e vedere cosa mi avrebbero risposto.
Ho ricevuto solo e soltanto consensi da nord a sud ma, vuoi sapere qual è la cosa più ironica? Gli unici che non mi hanno risposto sono stati quelli di Tele Libertà Piacenza… e il film è stato girato al 90% nella provincia di Piacenza. Fantastico è?

  1. Cosa puoi dirci del DVD di Non Nuotate in Quel Fiume, ha registrato un buon incasso? Che tipo di extra avete inserito al suo interno?

Come detto prima, del film abbiamo stampato circa 350 copie che nel giro di pochissimo tempo sono andate esaurite (soprattutto alle proiezioni nelle varie sale). Lo stesso destino hanno avuto le magliette del film… spazzolate tutte, di qualsiasi taglia e colore.
Il DvD non conteneva volutamente alcun tipo di contenuto speciale perché si doveva presentare come una vecchia videocassetta… la inserisci e parte, queste le mie intenzioni sin dall’inizio. Un DvD che in realtà è una videocassetta.
Il film stesso è un omaggio alle videocassette che noleggiavo e facevo noleggiare da ragazzino in videoteca, quando ero cliente prima e dipendente poi.
  1. Quale è stata la critica che ti è piaciuta del tuo ultimo progetto? Hai ricevuto opinioni anche da registi storici del cinema italiano: cosa ti/vi hanno detto?

“CAZZO SE HA RITMO!” Il più bel complimento che ci hanno fatto… e ce lo hanno fatto in tantissimi.
Antonio Tentori (sceneggiatore di DRACULA 3D, UN GATTO NEL CERVELLO e di CATACOMBA, film che ho co-diretto con Lorenzo Lepori) si è divertito moltissimo e mi ha subito chiesto se le due ragazze disinibite che amoreggiano a metà film le avevo riprese io o avevo trafugato il filmato da qualche parte… gli ho risposto che me le aveva consegnate direttamente in moviola il fantasma di Bruno Mattei.

  1. Bene, complimenti ancora allora. Veniamo ora al futuro prossimo. Ho intuito, dato che la notizia mi pare ancora abbastanza segreta, che avete appena ultimato un sequel di questo Non Nuotate in Quel Fiume. Prima di parlare di trama e di sviluppo del soggetto, volevo chiederti se l'uscita di un precedente lungometraggio vi abbia aiutato a trovare maggiori fondi per questo progetto o se siete rimasti fedeli all'idea dell'auto-produzione a basso costo. Avete avuto dei contatti con case di produzione, seppur piccole, oppure no?

Esatto Matteo, il primo lungo è andato così bene che ho deciso di dargli un seguito, anche perché il film aveva un finale più che aperto, spalancato. Per realizzarlo siamo rimasti fermi alla regola secondo cui: SQUADRA CHE VINCE NON SI CAMBIA. Quindi non abbiamo cambiato nulla sia nella produzione che nella distribuzione (che verrà).
Abbiamo “solo” deciso di raddoppiare ogni cosa:
- il doppio degli attori
- il doppio della durata
- il doppio del budget
Infatti NON NUOTATE IN QUEL FIUME 2 – LO SCONTRO FINALE, questo il titolo definitivo, è stato girato con 160 euro. Speriamo di raddoppiare anche gli incassi… ma diciamolo senza paraculismi, noi il cinema lo facciamo per passione, non di certo per soldi… anche perché se no staremmo sulla statale 45 a battere invece che a girare.

Parte del cast di NNIQF 2
  1. Penso di essere uno dei primi spazi su internet a parlarne, dato che neppure imdb ne fa cenno, ma mi hai anticipato che sta per uscire la tua ultima creatura. Lascio allora a te il compito di presentarla al pubblico di appassionati. Cosa puoi dirci della trama di questo nuovo progetto: si tratta di un vero e proprio sequel collegato al precedente capitolo oppure è un falso sequel?

NON NUOTATE 2 è un seguito puro. Il film infatti inizia dove il primo si concludeva (anche se i piani temporali ogni tanto andranno a puttane… chi vedrà il film capirà).
Non posso dire molto della trama perché è tutta racchiusa nel primo film in cui, tre piccoli delinquenti si ritrovano vicino ad un fiume maledetto, in cui la gente scompare senza lasciare la minima traccia. Il primo film rivelava cosa si celava dietro al mistero fluviale, il secondo metterà la parola FINE all’intera vicenda… e lo farà col botto
.
  1. Lo sviluppo del soggetto gioca ancora sul parallelismo noir – horror, caratteristica che spiccava nel primo episodio, oppure ti sei buttato maggiormente sul cinema di genere?

La serie (perché ormai è una serie vera e propria) di NON NUOTATE, ha il cinema di genere nel DNA, solo che a differenza di tonnellate di film indipendenti italiani che iniziano e finiscono con lo stesso stile, i miei film hanno l’abitudine di cambiare costantemente il mood. Parti con il concetto dell’horror e finisci ridendo come un cretino e viceversa.
Nessuno che abbia mai visto un mio lavoro lo ha mai definito scontato o prevedibile… meglio di così non si può.

  1. Immagino che avrai confermato il format che voleva omaggiare le vecchie vhs? A tal proposito chissà che non succeda quello che sta succedendo con le vecchie cassette musicali che, non so se tu sia informato, stanno di nuovo conquistando spazio sul mercato con imprese che stanno riprendendo la produzione.

Oggi, e ne sono strafelice, sta tornando prepotentemente di moda il vinile ma non credo che succederà la stessa cosa con le videocassette, semplicemente perché le Vhs si deteriorano facilmente e mantengono una qualità bassa che, potranno esaltare il cinefilo vecchio stampo, ma al fruitore tipo “Mario Rossi”, fanno parecchio cagare. Ad ogni modo, posso annunciarvi con ENORME ORGOGLIO, che NON NUOTATE 1 e 2 verranno stampati anche in VHS.
Nella lista dei miei sogni d’infante questa l’avevo saltata in favore (ovviamente) del DvD… ma i conti in sospeso nella vita vanno chiusi. Sempre.

  1. Lo scorso anno ci rivelasti, per primi, che avresti iniziato a scrivere la sceneggiatura di Non Nuotate in Quel Fiume Atto Secondo. Abbiamo riscontrato che dicevi sul serio, perché hai deciso di fare un sequel invece di avviare un progetto nuovo? C'è una ragione particolare? Te lo chiedo perché, come ben saprai, fare meglio di un primo episodio, di solito, è sempre compito arduo, pensi di aver dato vita a un prodotto migliore?

Come detto prima, il film era piaciuto così tanto ed aveva un finale così aperto che la scelta è stata facile/logica. E poi sentivo di avere ancora una miriade di cose da dire sull’universo NON NUOTATE. E’ sempre difficile nella vita, in qualsiasi ambito, ripetersi o addirittura migliorarsi… ma io con NNIQF 2 l’ho semplicemente fatto. Lo so, può risultare supponente, ma NON NUOTATE 2 l’ho scritto, diretto, prodotto, interpretato e montato esattamente come ce lo avevo in mente e sento che non può fallire e non potrà non piacere al pubblico che ha amato il primo, ma anche a chi si approccerà per la prima volta al film e quindi alla mia mente contorta.

  1. Un'occhiata al cast artistico. Quante variazione ci sono state e come hai arruolato i nuovi arrivi?

Ho mantenuto tutti gli interpreti della prima avventura e vi ho aggiunto una miriade di attori e amici che VOLEVO DIRIGERE A TUTTI I COSTI.
Due importanti new entry sono le due note attrici hard Debby Love e Dana Santo che si sono messe a nudo per il film. Per “nudo” intendo in modo letterale.
  1. Cosa puoi dirci delle scenografie: hai cambiato location o hai ambientato la storia nelle stesse zone?

Il film si svolge nelle medesime zone con l’aggiunta di qualche nuova ambientazione. Abbiamo girato anche vicino a Bergamo, dalle parti del mio amicone Leo Salemi, il regista de L’ALBERO DELLE ZOCCOLE, che appariva nel primo e ora pure nel sequel… ma qui si è superato alla grande.

  1. Nel cast tecnico sono subentrati collaboratori nuovi oppure sei fedele al motto, dato che sei fan della Juventus, “squadra vincente non si cambia”?

Noi siamo una truppa e la truppa ne si tradisce ne si cambia.
Abbiamo di nuovo la produzione di INNOVAZIONE 2 del mio fratellone Ivan Brusa e della SANDRONI CINEMATOGRAFICA. Abbiamo le musiche del Maestro Oscar Perticoni. Abbiamo gli amici/attori Brusa, Galli, Zibra, Gallo, Riva, Nicosia, Crucinio, Angiuli, Salemi, Fagaroni, Gaudioso, Moretti ecc ecc ecc ecc (sono davvero troppi per elencarli tutti)
Ah, e ho trovato finalmente il mio assistente alla regia tuttofare, una mano enorme, una benedizione divina, ossia EDOARDO CLERICI. Ha appena compiuto 19 anni, è giovane, impara tutto alla svelta e ha due palle quadrate.
Il suo aiuto ha fatto la differenza.

  1. Raccontaci un aneddoto particolare legato alla produzione di questo Non Nuotate in Quel Fiume 2, magari una sequenza che ti ha dato particolari problemi di realizzazione o qualche curiosità legata a qualche interpretazione.

L’aneddoto più folle e divertente nasce ironicamente da un pesante lutto che ha colpito la mia famiglia e quindi da un momento di profondo dolore personale.
Dovevamo girare la sequenza d’apertura del film con le due attrici pornografiche di cui vi accennavo prima. Io mi trovavo al funerale di mio cugino e quindi la sequenza l’ho mandata a girare da Edoardo, il mio assistente.
Sta il fatto che di colpo, questo giovane ragazzino di 19 anni si è ritrovato da non avere una fidanzatina ne aver mai avuto una storia d’amore, a dover girare una scena lesbo hard con due note pornostar. Con lui c’era il buon Brusa a vigilare, ma in quel momento Edo era come un ragazzino solo, sperduto, al fronte, sotto una pioggia di mitragliate nemiche.
Si è comportato egregiamente e ha portato il lavoro a casa.
A fine giornata, quando è rientrato dalla bergamasca, set delle riprese, mi ha raccontato tutto e mi ha ridonato il sorriso.

  1. Parliamo di distribuzione. Come pensate di diffondere questo nuovo progetto, seguirete gli stessi canali percorsi da Non Nuotate in Quel Fiume oppure avete un asso nella manica per tentare un ulteriore salto di qualità che lo possa portare sotto gli occhi di un pubblico più variegato rispetto a quello legato al circuito underground?

Anche sul discorso distributivo, non cambieremo nulla.
Quelli che realizzo, sino ad oggi, sono film piccoli (diciamo minuscoli) che possono camminare con le loro gambe solo se aiutate con una distribuzione “fai da te” e così sarà… e poi non possiamo lamentarci, al primo giro è andata benissimo, tocca replicare e provare a migliorarsi coi mezzi che abbiamo.

  1. Progetti del futuro. Cosa bolle nella pentola del Signor Albanesi? Hai mai pensato di produrre, magari supportandolo, qualche regista in erba?

Ho pochi soldi per me, figurarsi se riuscissi a far girar qualcosa a qualcun altro. Mi piacerebbe, questo sì, ma non ho proprio le possibilità.
Per il futuro ho due sceneggiature: una che rimane nel cinema di genere e una che sto scrivendo e cancellando e riscrivendo e rimaneggiando da anni.
Un film diverso da tutto ciò che ho fatto sino ad oggi. Un film che è la summa della mia visione cinematografica e forse della mia vita stessa.
Tutte le volte che rileggo quello che ho scritto mi spaventa, è una responsabilità grossa perché è una storia che guarda dentro di me… anche troppo. Vedremo se avrò il coraggio di rischiare, per ora ho una paura fottuta.

  1. Diamo uno sguardo altrove, anche alla c.d. “concorrenza”. Chi meglio di uno specialista come te potrebbe risponderci,a questa domanda. Quali cortometraggi o mediometraggi di filmaker italiani dell'underground ti hanno colpito in questi ultimi anni e perchè? Pensi che il livello generale si alto oppure c'è ancora molto da fare e su che versante, a tuo avviso, si deve lavorare per migliorare il settore?

Non mi permetto di giudicare i “colleghi” perché le poche volte che l’ho fatto sono stato quasi impiccato in pubblica piazza. Posso dire che ognuno è libero di realizzare quello che la mente gli suggerisce, parlo non solo di cinema ma anche di musica, disegno, pittura, scultura ecc Io a esempio faccio il mio e non mi ritengo parte di alcuna corrente artistica.

  1. Lo scorso anno chiudemmo con un invito rivolto agli aspiranti registi o sceneggiatori, quest'anno direi di concludere con un suggerimento circa i canali di distribuzione da seguire per promuovere delle opere più o meno amatoriali. Quanto è importante presentare un corto o un mediometraggio a un festival e quali sono le corde da pizzicare per farsi conoscere nel panorama underground? Relativamente ai festival, per un prodotto di genere, quali ti sentiresti di consigliare quale tappa imprescindibile?

I festival sono utili per “sentirsi grandi”, ossia avere la possibilità di far vedere il proprio lavoro e la propria fatica a un gruppo (si spera sempre nutrito) di persone e di addetti ai lavori.
I film a cui ho partecipato e che hanno avuto una distribuzione ufficiale (THE PYRAMID all’estero e CATACOMBA in tutta Italia con la 30 HOLDING) sono passati per vari festival in cui sono stati prima adocchiati e poi distribuiti. Ci vuole qualità e tanto culo.
Quindi il mio consiglio a tutti i creativi la fuori è.” FATE LE VOSTRE COSE CON IMPEGNO E DIVERTENDOVI; POI, SE LE COSE DOVRANNO GIRAR BENE, ALLORA GIRERANNO BENE, ALTRIMENTI AVRETE COMUNQUE LA VOSTRA OPERA IN MANO E NE SARETE SEMPRE E COMUNQUE ORGOGLIOSI”. In ogni caso, non preoccupatevi troppo, visto come stanno andando le cose nel Mondo, divertitevi per quello che vi rimane e fate in modo di sorridere quando il cielo si oscurerà.
Grazie Matteo e che Dio (BRUCE SPRINGSTEEN) ti benedica.


Grazie come sempre a Roberto Albanesi e appuntamento, ormai fisso per noi, per l'uscita del suo prossimo film; per tutti gli altri, invece, tappa obbligatoria la visione di Non Nuotate in Quel Fiume 2 o, ancora meglio, presenza agli appuntamenti pubblici di distribuzione del film, magari con introduzione e spiegazione del suo regista e del cast sia tecnico che artistico.

Pronti a schiacciare il tasto PLAY.

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