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domenica 27 giugno 2010

Recensione cinematografica: Tentacoli (Sonia Molteni, Ita, 1977)




Eccomi a recensire uno dei miei pazzi cult preferiti, che contiene una delle mie sequenze preferite di sempre
htpp://www.youtube.com/watch?v=hvuL3_8hJOw
Qua invece potete vedere quella che ritengo la migliore sequenza del film:
htpp://www.youtube.com/watch?v=xstQ1Ga-6dw&feature=related



Film giudicato come una “dispendiosa baggianata” dalla critica qualificata, ma che, a mio avviso, si deve segnalare tra i migliori beast movie marini. Prodotta da Ovidio Assonitis (che molti credono esserne anche il regista) la pellicola, datata 1977, risente molto dell’influenza de “Lo Squalo”. Alcune scene sono un’esplicita citazione del lavoro di Spielberg (vedi il ragazzino che viene ucciso dal mostro, o la scena in notturna con un gruppo di uomini che, in mare aperto e con l’ausilio di un faro, cercano la barca di alcune persone scomparse, per non parlare, poi, delle immancabili riprese subacquee con il primo piano delle gambe dei bagnanti che “scalciano” per tenersi a galla). A differenza de “Lo Squalo”, tuttavia, siamo alle prese con un low budget che però non lo da troppo a intendere. Le sequenze con la piovra (un polpo ingigantito con speciali lenti) sono decisamente credibili e anche gli effetti speciali sono all’altezza della situazione (a voler cercare il neo si può criticare il fatto che nella scena della regata la piovra mostra degli occhi che non si muovono e che sono di colore arancione). La sceneggiatura, firmata dal regista e da Tito Carpi (“La Polizia indaga, la legge assolve”, “Fuga dal Bronx”), non è così malaccio come alcuni vorrebbero suggerire. È vero che sono presenti dei buchi narrativi, con alcuni personaggi che si rivelano inutili (vedi quello interpretato da Henry Fonda) o che escano di scena perdendo quel ruolo essenziale che inizialmente gli si vorrebbe dare (vedi la donna che porta i due ragazzini alla regata), ma altresì innegabile che siano presenti dei dialoghi o dei monologhi (bello e commovente il discorso che il protagonista fa alle orche) assai qualitativi e un finale (piovra vs. orche marine) davvero memorabile per un amante di B-Movie.Alla regia, secondo alcune testimonianze, troviamo Sonia Molteni, forse l’unica donna regista di genere italiana degli anni ’70 (e non solo), che ritorna dietro la macchina da presa dopo l’horror “Chi Sei?” confermando la propria collaborazione con il direttore della fotografia Roberto D'Ettorre Piazzoli. La sua prova è davvero buona e regala varie sequenze spassose (il terribile inizio, la scena dei sub aggrediti dalla piovra con l’occhio che appare dall’oblò) tra le quali una che, seppure troppo lunga, ritengo eccellente sotto tutti i punti di vista (colonna sonora, montaggio, regia, sceneggiatura). Mi riferisco alla sequenza della regata, girata da vero maestro del genere con un sound e un montaggio serrato e con una regia dinamicissima. Geniale la scelta di utilizzare dei fermi immagine per aumentare la drammaticità del momento, peraltro resa ancor più marcata dall’introduzione di una serie di barzellette recitate da un clown che fa spettacolo sulla spiaggia e che contrasta con la falcidia che si consuma in mare..Favolosa anche la scena con la piovra che emerge dalle acque (con effetto speciale stile Harryhausen) e affonda una barca, prima di uccidere la moglie del protagonista aggrappata a una boa (ancora citazione a “Lo Squalo”) sopra la quale ruota un lampeggiante rosso che conferisce un gradevole tocco visionario. Passando al cast artistico si deve segnalare la presenza di un lotto di veterani davvero qualitativo. Troviamo, infatti, il celebre Henry Fonda (“Ultima notte a Warlock”, “C’era una volta il west”, “Il mio nome è nessuno”) che si rende protagonista di un cammeo sostanzialmente inutile, il 70enne John Huston (“La Bibbia”, “James Bond 007 – Casino Royale”, “Chinatown”), l’esperta Shelley Winters (“Il diario di Anna Frank”, “L’Inquilino del terzo piano”, “Lolita”), il bravo Bo Hopkins (“Il Mucchio Selvaggio”) e l’italiana Delia Boccardo (“La polizia incrimina, la legge assolve”).Ottima la fotografia di D’Ettorre Piazzoli come la splendida e variegatissima (almeno 6-7 brani) colonna sonora di Stelvio Cipriani con due pezzi davvero notevoli (il tema delle orche e quello che commenta la sequenza della regata). Bene gli effetti sonori e le scenografie subacquee (curiosa la specie di cimitero dei pesci). In definitiva un prodotto molto divertente e sicuramente da vedere per ogni amanti di B-Movie. Da rivalutare. Voto: 7.5

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