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giovedì 19 ottobre 2023

Recensione Narrativa: LA LEGA DEI FALLITI di Bruno Majorano.

Autore: Bruno Majorano.
Anno: 2022.
Genere:  Sport / Commedia.
Editore: Homo Scrivens.
Pagine: 168.
Prezzo: 15.00 euro.

Commento a cura di Matteo Mancini.

Facciamo oggi la conoscenza di un “nuovo” editore per le pagine di questo blog. È la volta della napoletana Homo Scrivens, casa editrice indipendente estremamente interessante per gli appassionati di narrativa fantastica, grazie a un catalogo in cui sfolgorano nomi di maestri quali Gianfranco De Turris, Carmine Treanni, Max Gobbo, Luca Crovi, oltre che inediti di Edgar Rice Burroughs e Wilkie Collins per la prima volta tradotti in italiano.

Sono, al momento, sette i volumi di questo editore che sono presenti nella mia biblioteca (in un caso è presente anche un racconto dello scrivente) che, a poco a poco, presentero' e analizzero', contando anche di amplificare questo numero. Il libro di oggi non ha nulla a che fare col fantastico. La Lega dei Falliti, pubblicato nel 2022 dal giovane giornalista Bruno Majorano (redattore classe 1988 de Il Mattino di Napoli), è una cronaca sportiva - supportata da un mix di elementi autobiografici miscelati ad altri di fantasia - che segue le gesta annuali di un manipolo di ragazzi che ha deciso di prendere parte a un torneo di “calciotto”.

Majorano sceglie la via della commedia, con i suoi aneddoti sopra le righe e lo stile ampiamente scanzonato. Tra le tante bizzarrie si ricordano il gruppo di ragazze, appostate dietro la porta della squadra supportata, che alzano la maglietta mostrando la loro mercanzia per far fallire i giocatori avversari nei momenti topici della gara (un qualcosa del genere si è visto anche nel film Le Riserve). Memorabile anche il giocatore puzzolente, dall'evocativo soprannome di “Chernobyl”, che, con la sua scia nauseabonda, costringe gli attaccanti avversari a girare lontani dall'area di rigore e dunque a essere meno pericolosi. E, ancora, il padre scatenato che grida dalle tribune togliendosi giacca e cravatta o gli accompagnatori che gridano improbabili suggerimenti dalla panchina fornendo bottigliette dal misterioso contenuto rigenerante. Punto di forza sono dunque le caratterizzazioni dei personaggi, ognuno dei quali con un buffo nomignolo riconnesso a una loro particolarità di solito fisica o comportamentale (divertente “La Piaga”, una sorta di Crisantemi della Longobarda di Banfi). Si forma così la storia di un'armata Brancaleone che, da totale outsider, si scopre talmente competitiva da giungere in finale.

La nostalgia è il sentimento che spicca su tutto, allegria compresa. Il volume, che sembra esser stato scritto quale tributo di una giovinezza passata da anni e al tempo stesso quale inno di quell'amicizia che - nel giro di qualche anno - andrà sempre più a modificarsi in altro, guarda al pasato e rinverdisce i ricordi personali di quei lettori, coetanei dell'autore, che certi episodi li hanno vissuti in prima persona. Chi, tra gli appassionati di calcio nati negli anni ottanta, non ha preso parte a un torneo amatoriale di calcio a sette o calcio a cinque? Ne deriva la possibilità di rispecchiarsi nei tanti personaggi surreali che popolano le pagine, tra reti, papere, goliardate, fidanzate gelose, amori bramati e altri falliti, cene, viaggi ed esami universitari da superare. Un'epoca, forse la migliore nella vita di ogni uomo, in cui il futuro è ancora evanescente e in cui i sogni a occhi aperti consentono di affrontare la vita con una gioia e una carica che andranno presto a ridimensionarsi con le delusioni o i mancati riscontri della vita.

Lo stile è estremamente brioso, squisitamente “napoletano” per il suo modo di far colore e “caciara”. Come si potrebbe definire una squadra che va in campo col nome di “Lega dei Falliti” e le maglie sponsorizzate con la scritta “Rutto Libero”?

La Lega dei Falliti è dunque una lettura leggera, ironica, utile per passare qualche ora in distensione e rilassatezza. Poco importa se il finale non sarà quello atteso. Piacerà a chi ha disputato certi campionati amatoriali di calcio a sette o calcetto perché, pur raccontando di altri, consentirà la possibilità ai lettori di tornare indietro negli anni immedesimandosi nei panni dei bizzarri protagonisti.

Un'unica considerazione: i ragazzi che compongono la Lega dei Falliti sono presentati come degli improvvisati (molti arrivano da altri sport, qualcuno non ha mai giocato), ma in realtà, per vincere certi tornei, sono sempre stati necessari giocatori passati, quantomeno a livello giovanile, da squadre importanti. Parola di chi qualche torneo e campionato ha avuto la fortuna di vincerlo.


Ps: Majorano, a fine romanzo, suggerisce dieci libri da leggere di argomento sportivo. Mi permetto di suggerirne un undicesimo che, ne sono certo, piacerà senz'altro anche all'autore: Il Mister di Manlio Cancogni.

 

L'autore Bruno Majorano

Il calcio non è la metafora della vita. Ne è il riassunto.”

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