Autore: Edward Lee.
Anno: 1994.
Genere: Horror.
Editore: Independent Legions Publishing, 2016.
Pagine: 32.
Prezzo: 1.69 euro.
Commento a cura di Matteo Mancini.
Thriller hardcore che si muove su binari ben distinti destinati a incontrarsi nell'inevitabile resa dei conti finale, in un'alternanza tra indagini di polizia e truci pratiche rituali del serial killer di turno. Edward Lee, pseudonimo di Lee Seymour, è uno scrittore americano classe 1957 ritenuto dai fan “il più grande interprete dei sottogeneri horror hardcore, extreme horror e torture-porno horror.” La lettura di Mr Torso fa ben comprendere il motivo per cui Lee sia stato ricondotto nelle catalogazioni sopra ricordate. Mr Torso è una storia che si muove da uno spunto iniziale decisamente forzato (l'idea di creare una sorta di allevamento per la vendita di neonati) e semplicistico (tutta la parte sanitaria necessaria per mettere in piedi il disegno del killer viene subita) per dipanarsi in un filone che potremmo ricondurre alla lezione offerta da Thomas Harris con la saga legata a Il Silenzio degli Innocenti. Certo, Lee spinge deciso sulla componente hardcore, sia per il lessico scelto sia per le scioccanti immagini all'insegna di un “sesso” malato, perverso, a dir poco corrotto da un feticismo che qua tocca vertici difficilmente riproponibili.
Lee è un autore a cui piacciono le dicotomie, i contrasti tra opposti, come lui stesso dichiara nella presentazione del testo. Qua conferma il suo approccio, plasmando due personaggi contraddittori, caratterizzati da un taglio tutt'altro che stereotipato. Da una parte abbiamo un detective nichilista, convinto che non vi sia un vero senso nella vita, e che è mosso da un narcisismo incanalato in un'ottica socialmente utile. Il suo voler arrestare l'assassino che sta seminando arti e busti per la provincia non è dettato dal desiderio di salvare persone, ma dal soddisfare una curiosità personale e, forse, un impulso morboso teso a dimostrare le proprie qualità lavorative. Dall'altra parte c'è un assassino convinto di far il bene delle vittime, scelte nell'ambiente della prostituzione e destinate a una vita di perdizione e sofferenza. Mr. Torso è un uomo timorato di Dio, studioso di filosofia e convinto che ogni vita sia il risultato di un disegno del Signore e dunque carica di uno scopo ben individuato. La sua catena omicida è una missione in favore del prossimo (ovvero le stesse vittime). I proventi economici derivanti dalla vendita dei prodotti del suo agire (non vi dico quali) vengono ridistribuiti in favore dei più poveri. I suoi modi sono gentili ed educati e cozzano in modo marcato col suo crudele piano d'azione che ricorda in parte quello di Jeffrey Dahmer.
Lee porta avanti il narrato alternando i capitoli, spostandosi da un registro all'altro. In linea al genere poliziesco quello del detective, con i lettori presi per mano e condotti sui luoghi dei ritrovamenti degli arti. Hardcore, sia per lessico che per le immagini, i capitoli del killer. L'epilogo porterà le due storie a intrecciarsi con un finale all'insegna di un grottesco difficilmente dimenticabile.
Al di là dei temi scabrosi e osceni, Mr Torso scivola via senza virtuosismi o fronzoli autoriali, beneficiando di un bel ritmo e di uno stile efficace nella sua brutalità.
“Quando vendetti Mr Torso all'antologia Hot Blood i curatori furono entusiasti, ma, nello stesso tempo, mi avvisarono che gli editori del Pocket avrebbero potuto esser urtati e innervositi dai contenuti estremi del racconto” ricorda l'autore. Per sua fortuna, e quella degli editori, l'eventualità non si verificò tanto che Mr Torso è diventato il racconto dell'autore più letto sul mercato di massa, anche se si asserisce che non sia il migliore.
A distanza di ventidue anni dalla sua uscita, nel 2016, Alessandro Manzetti ha tradotto il testo, a suo tempo finalista al Bram Stoker Awards, per la Independent Legions Publishing, mettendolo a disposizione del pubblico italiano in formato e-book alla modica cifra di 1,69 euro.
Divenuto oggetto dei più contrastanti commenti, Mr Torso è sicuramente sconsigliabile ai puristi dell'horror classico e anche a quelli del thriller edulcorato da violenza ed estremismi. Disco verde per chi è a caccia di una storia di serial killer privata di ogni filtro political correct. Non ve lo dimenticherete.
Lee è un autore a cui piacciono le dicotomie, i contrasti tra opposti, come lui stesso dichiara nella presentazione del testo. Qua conferma il suo approccio, plasmando due personaggi contraddittori, caratterizzati da un taglio tutt'altro che stereotipato. Da una parte abbiamo un detective nichilista, convinto che non vi sia un vero senso nella vita, e che è mosso da un narcisismo incanalato in un'ottica socialmente utile. Il suo voler arrestare l'assassino che sta seminando arti e busti per la provincia non è dettato dal desiderio di salvare persone, ma dal soddisfare una curiosità personale e, forse, un impulso morboso teso a dimostrare le proprie qualità lavorative. Dall'altra parte c'è un assassino convinto di far il bene delle vittime, scelte nell'ambiente della prostituzione e destinate a una vita di perdizione e sofferenza. Mr. Torso è un uomo timorato di Dio, studioso di filosofia e convinto che ogni vita sia il risultato di un disegno del Signore e dunque carica di uno scopo ben individuato. La sua catena omicida è una missione in favore del prossimo (ovvero le stesse vittime). I proventi economici derivanti dalla vendita dei prodotti del suo agire (non vi dico quali) vengono ridistribuiti in favore dei più poveri. I suoi modi sono gentili ed educati e cozzano in modo marcato col suo crudele piano d'azione che ricorda in parte quello di Jeffrey Dahmer.
Lee porta avanti il narrato alternando i capitoli, spostandosi da un registro all'altro. In linea al genere poliziesco quello del detective, con i lettori presi per mano e condotti sui luoghi dei ritrovamenti degli arti. Hardcore, sia per lessico che per le immagini, i capitoli del killer. L'epilogo porterà le due storie a intrecciarsi con un finale all'insegna di un grottesco difficilmente dimenticabile.
Al di là dei temi scabrosi e osceni, Mr Torso scivola via senza virtuosismi o fronzoli autoriali, beneficiando di un bel ritmo e di uno stile efficace nella sua brutalità.
“Quando vendetti Mr Torso all'antologia Hot Blood i curatori furono entusiasti, ma, nello stesso tempo, mi avvisarono che gli editori del Pocket avrebbero potuto esser urtati e innervositi dai contenuti estremi del racconto” ricorda l'autore. Per sua fortuna, e quella degli editori, l'eventualità non si verificò tanto che Mr Torso è diventato il racconto dell'autore più letto sul mercato di massa, anche se si asserisce che non sia il migliore.
A distanza di ventidue anni dalla sua uscita, nel 2016, Alessandro Manzetti ha tradotto il testo, a suo tempo finalista al Bram Stoker Awards, per la Independent Legions Publishing, mettendolo a disposizione del pubblico italiano in formato e-book alla modica cifra di 1,69 euro.
Divenuto oggetto dei più contrastanti commenti, Mr Torso è sicuramente sconsigliabile ai puristi dell'horror classico e anche a quelli del thriller edulcorato da violenza ed estremismi. Disco verde per chi è a caccia di una storia di serial killer privata di ogni filtro political correct. Non ve lo dimenticherete.
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