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lunedì 14 marzo 2022

Presentazione letteraria: DECAMEROVIRUS a cura di Gianfranco De Turris


Presentazione a cura di Matteo Mancini.

Dopo Il Ritorno dei Grandi Antichi (2020), antologia strutturata su due volumi e dedicata alla narrativa di Howard P. Lovecraft, il Maestro Gianfranco De Turris torna a proporre una nuova antologia ispirandosi al Decameron di Boccaccio e, soprattutto, alla pestilenza del nuovo millennio. Un occhio dunque al passato e uno al presente con venti autori, molti dei quali noti ai lettori della narrativa fantastica italiana e del Giallo Mondadori, chiamati a raccogliere la sfida presso il castello di un conte friulano mentre fuori imperversa il covid-19. A giostrare i fili di questo immaginario teatrino c'è il “più quotato” curatore italiano ancora in vita dedito al fantastico poiché, senza andare a pescare nella sua sterminata produzione del secolo scorso, basta ricordare alcune delle più riuscite antologie interamente italiane degli ultimi anni che propongono il fantastico in una varietà di temi tali da rendere imperdibile ogni uscita. L'impegno del Gianfranco De Turris curatore è passato dal giallo fantascientifico offerto dall'antologia Sul Filo del Rasoio (trovate nel blog la recensione), edita nel 2010 sulle pagine della serie Giallo Mondadori, all'ucronia italica rappresentata dall'imperdibile antologia Fantafascismi (Bietti Edizioni, 2018), al tributo felino costituito da Il Libro dei Gatti Immaginari (Jouvence, 2016), al catastrofico sulla scia della profezia Maya Apocalissi 2012 (Edizioni Bietti, 2012) fino a toccare l'orrore e a riproporre autori dimenticati della proto-fantascienza italiana in modo da riportarli in auge grazie a Le Aeronavi dei Savoia (Edizioni Nord, 2001).
 
Preceduto da questa lunga serie di antologie, il 10 marzo è arrivato nelle librerie di tutta Italia Decamerovirus, edito da Homo Scrivens (Napoli). Il volume sarà presentato ufficialmente mercoledì 23 marzo, alle ore 17.00, presso la Libreria San Paolo, in Piazza San Giovanni in Laterano, a Roma. Saranno presenti alcuni autori, il direttore editoriale Aldo Putignano e soprattutto Gianfranco De Turris. Un'occasione dunque unica per tutti gli amanti del fantastico italiano che potranno incontrare di persona gli artefici di questo progetto. 

De Turris, del resto, è un nome che non ha bisogno di presentazioni nell'ambito della letteratura fantastica. Saggista, scrittore, giornalista, vice-caporedattore del Giornale Radio Rai per la cultura, ideatore del programma di Rai Radio 1 L'Argonauta, consulente editoriale per le Edizioni Mediterranee, direttore di molteplici riviste di critica fantascientifica e/o fantastica e presidente del Premio J.R.R. Tolkien per tutto l'arco temporale in cui lo stesso è stato vigente (1980-1992). Queste sono solo alcune delle innumerevoli cariche e attività tenute nel corso degli anni da De Turris, conosciuto anche quale esperto di storia delle religioni, mitologia, filosofia ed esoterismo. A lui si deve lo sdoganamento in Italia di autori quali Howard P. Lovecraft (pubblicato per la prima volta in Italia da Fruttero & Lucentini), Tolkien e Gustav Meyrink (già in precedenza proposto sul mercato italiano dal filosofo estremista Julius Evola, anch'esso oggetto di studio approfondito da parte di De Turris). De Turris non si è limitato a proporre i grandi maestri della letteratura, ma ne ha offerto una rilettura coraggiosa e all'epoca rivoluzionaria, del tutto distaccata dalle opinioni di colleghi ancorati su visioni decisamente superficiali. A inizio anni settanta, per la Fanucci Editore, De Turris (insieme a Sebastiano Fusco) è stato il primo che ha “innalzato” la letteratura fantastica dal basso rango di letteratura di mero intrattenimento a cui era stata ridotta dalla critica ufficiale e dai giornali. In quegli anni, e in parte anche oggi, il fantastico era considerato materia per ragazzini frustrati. De Turris e Fusco, contrariamente ai colleghi ancorati su posizioni meno rischiose e convenzionali, operarono una revisione dei testi al fine di portare alla luce da essi una versione moderna del Mito. Il fantastico avrebbe pertanto avuto una forte radice collegata a un profondo passato (la cosiddetta “storia sacra delle origini”) e non sarebbe pertanto stato il frutto della prima Rivoluzione industriale.

Undici volte vincitore del prestigioso Premio Italia sia come curatore, che scrittore (ha pubblicato svariati romanzi e racconti), saggistista e autore di articoli pubblicati su riviste, De Turris è stato uno dei principali divulgatori del fantastico in Italia, una figura monumentale eppur non tributata a dovere a causa di una critica politicizzata (orientamento di sinistra) mirante a ridurne l'importanza per le simpatie destrorse che De Turris, se è vero che siamo in una democrazia, ha manifestato in più di un'occasione. Al di là delle critiche, resta oggettivo che il sapere di De Turris sia tale da renderlo un'enciclopedia vivente del fantastico, uno studioso appassionato e appassionante che si porta dietro un aspetto che funge da collante a tutte le sue molteplici iniziative: la qualità.

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