Presentazione a cura di Matteo Mancini.
De Turris, del resto, è un nome che non ha bisogno di presentazioni nell'ambito della letteratura fantastica. Saggista, scrittore, giornalista, vice-caporedattore del Giornale Radio Rai per la cultura, ideatore del programma di Rai Radio 1 L'Argonauta, consulente editoriale per le Edizioni Mediterranee, direttore di molteplici riviste di critica fantascientifica e/o fantastica e presidente del Premio J.R.R. Tolkien per tutto l'arco temporale in cui lo stesso è stato vigente (1980-1992). Queste sono solo alcune delle innumerevoli cariche e attività tenute nel corso degli anni da De Turris, conosciuto anche quale esperto di storia delle religioni, mitologia, filosofia ed esoterismo. A lui si deve lo sdoganamento in Italia di autori quali Howard P. Lovecraft (pubblicato per la prima volta in Italia da Fruttero & Lucentini), Tolkien e Gustav Meyrink (già in precedenza proposto sul mercato italiano dal filosofo estremista Julius Evola, anch'esso oggetto di studio approfondito da parte di De Turris). De Turris non si è limitato a proporre i grandi maestri della letteratura, ma ne ha offerto una rilettura coraggiosa e all'epoca rivoluzionaria, del tutto distaccata dalle opinioni di colleghi ancorati su visioni decisamente superficiali. A inizio anni settanta, per la Fanucci Editore, De Turris (insieme a Sebastiano Fusco) è stato il primo che ha “innalzato” la letteratura fantastica dal basso rango di letteratura di mero intrattenimento a cui era stata ridotta dalla critica ufficiale e dai giornali. In quegli anni, e in parte anche oggi, il fantastico era considerato materia per ragazzini frustrati. De Turris e Fusco, contrariamente ai colleghi ancorati su posizioni meno rischiose e convenzionali, operarono una revisione dei testi al fine di portare alla luce da essi una versione moderna del Mito. Il fantastico avrebbe pertanto avuto una forte radice collegata a un profondo passato (la cosiddetta “storia sacra delle origini”) e non sarebbe pertanto stato il frutto della prima Rivoluzione industriale.
Undici volte vincitore del prestigioso Premio Italia sia come curatore, che scrittore (ha pubblicato svariati romanzi e racconti), saggistista e autore di articoli pubblicati su riviste, De Turris è stato uno dei principali divulgatori del fantastico in Italia, una figura monumentale eppur non tributata a dovere a causa di una critica politicizzata (orientamento di sinistra) mirante a ridurne l'importanza per le simpatie destrorse che De Turris, se è vero che siamo in una democrazia, ha manifestato in più di un'occasione. Al di là delle critiche, resta oggettivo che il sapere di De Turris sia tale da renderlo un'enciclopedia vivente del fantastico, uno studioso appassionato e appassionante che si porta dietro un aspetto che funge da collante a tutte le sue molteplici iniziative: la qualità.
Nessun commento:
Posta un commento