Autore Gaia Conventi
Anno di uscita: 2010
Casa editrice: Edizioni Forme LiberePagine: 71
Commento
Racconto vincitore del concorso letterario Passi nel buio 2009 per la firma di Gaia Conventi, scrittrice “peperina” classe 1974. La Conventi mette in scena un giallo classico – un po’ Agatha Christie e un po’ la signora in giallo, per intenderci – condito da una forte impronta comico/grottesca. Evidente la passione che la scrittrice nutre per un certo genere, visto che non perde occasione per snocciolare citazioni e omaggi (dai Gialli Mondadori al tenente Colombo). Il soggetto vede come protagonista un’arzilla vecchietta, accanita lettrice dei gialli Mondadori, intenta a risolvere il giallo della morte di un’amica golosa di dolci. La vittima viene ritrovata deceduta sul sedile di un autobus di ritorno da una gita a Ferrara. Il viaggio, a cui partecipa anche la protagonista, è stato organizzato da una società venditrice di pentole e il movente del delitto è da riscontrarsi nella volontà del killer di rubare un prezioso anello della vittima. Al di là degli aspetti formali, il punto di forza del testo è costituito, piuttosto che dall’intreccio (assai semplice), dalla curatissima caratterizzazione dei personaggi e soprattutto dal taglio comico che si respira dalla prima all’ultima pagina.Lo stile è essenziale, di facile lettura, cosa che rende il racconto appetibile a un vasto bacino di lettori.Editing ottimo (a parte la scelta, sicuramente voluta, di non togliere le “d” eufoniche anche quando si sarebbe dovuto, secondo l’attuale e prevalente orientamento degli editori). Indicato sia per grandi che piccini. Voto: 7
Anno di uscita: 2010
Casa editrice: Edizioni Forme LiberePagine: 71
Commento
Racconto vincitore del concorso letterario Passi nel buio 2009 per la firma di Gaia Conventi, scrittrice “peperina” classe 1974. La Conventi mette in scena un giallo classico – un po’ Agatha Christie e un po’ la signora in giallo, per intenderci – condito da una forte impronta comico/grottesca. Evidente la passione che la scrittrice nutre per un certo genere, visto che non perde occasione per snocciolare citazioni e omaggi (dai Gialli Mondadori al tenente Colombo). Il soggetto vede come protagonista un’arzilla vecchietta, accanita lettrice dei gialli Mondadori, intenta a risolvere il giallo della morte di un’amica golosa di dolci. La vittima viene ritrovata deceduta sul sedile di un autobus di ritorno da una gita a Ferrara. Il viaggio, a cui partecipa anche la protagonista, è stato organizzato da una società venditrice di pentole e il movente del delitto è da riscontrarsi nella volontà del killer di rubare un prezioso anello della vittima. Al di là degli aspetti formali, il punto di forza del testo è costituito, piuttosto che dall’intreccio (assai semplice), dalla curatissima caratterizzazione dei personaggi e soprattutto dal taglio comico che si respira dalla prima all’ultima pagina.Lo stile è essenziale, di facile lettura, cosa che rende il racconto appetibile a un vasto bacino di lettori.Editing ottimo (a parte la scelta, sicuramente voluta, di non togliere le “d” eufoniche anche quando si sarebbe dovuto, secondo l’attuale e prevalente orientamento degli editori). Indicato sia per grandi che piccini. Voto: 7
Nessun commento:
Posta un commento