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giovedì 14 marzo 2013

Anteprima del cortometraggio DEEP SHOCK per la regia di Davide Melini


Regia e Sceneggiatura: Davide Melini.
Anno di uscita: 2013/14.
Produzione: Fabel Aguilera e Davide Melini, in collaborazione con la produzione "Kai Visualutions" di Marta Pavón.
Fotografia: José Antonio Crespillo .
Musiche: Visioni Gotiche.
Interpreti principali: in fase di casting.
Genere: Thriller/Horror.

Commento Matteo Mancini
L'amico romano Davide Melini, ex assistente di Dario Argento nell'horror La Terza Madre (2007) e ormai trapiantato in Spagna da anni, è pronto per tornare in campo con un nuovo avvincente cortometraggio. Al grido "Il suo peggiore incubo é diventato realtá", frase di lancio dell'opera, Melini sembra avere l'intenzione di "tarantinizzarsi" andando a produrre e dirigere il film che più di tutti segna il suo tributo alla produzione cinematografica nostrana.

Dopo aver diretto lo spartano "The Puzzle" e il gioiellino "La Dolce Mano della Rosa Bianca", quest'ultimo peraltro recensito sulle pagine di questo blog, con "Deep Shock" il regista irrompe direttamente e a piene mani nel cinema di genere italiano. Il proposito, del resto, appare subito palese sia dando uno sguardo alla locandina dall'innegabile gusto retrò realizzata dalla spagnola Cristina Gómez Rosales, sia dalla scelta del titolo che lascia echeggiarre nella memoria titoli di cult che oggi sembrano appartenere a un'epoca perduta del nostro cinema. Nel primo caso la semplice visione della locandina del film rispolvera dai reconditi angoli del cervello squarci di sequenze proprie di film come "La Casa con la Scala nel Buio" diretto nel 1983 da Lamberto Bava, ovvero rimanda all'occhio insanguinato tenuto adagiato sul palmo di una mano caratteristico del famoso gong fu movie prodotto nel 1972 dagli Shaw Bros, caro peraltro a Quentin Tarantino che ne riprese il suono della sirena per "Kill Bill", che risponde al titolo "Cinque Dita di Violenza".
Per quel che concerne il titolo "Deep Shock" i collegamenti vanno a quel "Deep Red", da noi Profondo Rosso, diamante di punta della filmografia argentiana e a "Shock" horror con cui il maestro del thriller e dell'horror europeo Mario Bava ha chiuso la carriera nel mondo del cinema nel 1977.

E' proprio ai due principali registi del thriller onirico nostrano che Melini vuole tributare la propria passione e il proprio entusiasmo, andando a intessere un progetto, dalla forta impronta ispanica ma dai contenuti tipicamente italiani, incentrato sulla paura e sulla tensione. Come non ricordare, al riguardo, le storiche collaborazioni con i produttori spagnoli che tanta fortuna fecero con il nostro cinema dallo spaghetti-western e al Macaroni Combat.

L'occasione viene benedetta dall'imminente cinquantesimo anniversario della nascita del giallo all'italiana. Nel 1963, infatti, Mario Bava girava il più hitchcockiano dei suoi film, cioè "La Ragazza che Sapeva Troppo", omaggio a "Vertigo" (1958) di Alfred Hitchcock, uscito in Italia col titolo "La Donna che Visse due Volte". A questo film fece seguito "Sei Donne per l'Assassino" sempre diretto da Mario Bava che, nell'occasione, andò a modificare le caratteristiche tipiche del giallo tedesco, il c.d. krimi, per tratteggiare gli stilemi di un nuove genere il cui testimone sarebbe poi stato raccolto soprattutto da Dario Argento e Lucio Fulci con assassini vestiti con impermabile scuro, cappello e guanti neri e strizzatine d'occhio a un erotismo malato.

L'idea dunque di Melini é quella di ricreare la magia di alcuni film anni '60 e '70, usando peró la nuova tecnologia.

Ecco quindi che il soggetto di Deep Shock pone al centro della vicenda una giovane ragazza traumatizzata dalla morte prematura della sorella e del nonno. Torturata da notti caratterizzate dall'insonnia e da incubi vissuti quasi a occhi aperti, la protagonista si troverà suo malgrado fagocitata da viaggi mentali in cui bizzarre apparizioni e truculenti omicidi la getteranno sempre più in un panico sospeso tra incubo e realtà.

Una sinossi che porta la produzione a spingere il prodotto con lo slogan "il giallo italiano è pronto a fare il suo ritorno" ed è una promessa che lascia ben sperare soprattutto per merito dell'ottima performance ottenuta da Melini con "La Dolce Mano della Rosa Bianca", cortometraggio apprezzato e premiato a livello intercontinentale.

Ormai giunto al termine della pre-produzione avviata il 21 novembre ultimo scorso, le riprese di Deep Shock sono in rampa di lancio e avranno luogo in quel di Màlaga con l'appoggio e l'interesse di ben tre istituzioni: la "IAJ - Instituto Andaluz de la Juventud" presiduta da Soraya García Mesa, la "Deputazione di Málaga" e il comune di Casabermeja nella persona del sindaco Antonio Domínguez Durán. L'occasione è l'ennesima dimostrazione per sottolineare come le istituzioni spagnole siano assai più sensibili delle nostre nel promuovere pellicole di genere che, a mio avviso e come dimostrato dalla produzione italiana dei tempi d'oro, sono il vero sale della cinematografia nonché il campo prediletto per le sperimentazioni tecnico/artistiche.

A giorni sarà disponibile il primo teaser ufficiale del progetto che sarà inserito in una piattaforma di crowdfunding; nell'attesa non mi resta che fare i miei migliori auguri di buon lavoro all'amico Davide Melini, certo che saprà regalare un prodotto gustoso per i nostalgici del cinema che fu e non solo.

Prossimamente nuovi aggiornamenti...








2 commenti:

  1. Guardando quella locandina anche a me è venuta subito in mente la scena iniziale della "casa con la scala nel buio". Incredibile che ci sia ancora gente che ha voglia di mettere in pratica gli insegnamenti di quel vecchio e meraviglioso cinema...

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